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Forse, in materia di costituendo Comune unico, è bene chiarire una cosa. E cioè che nessuno sostiene che tutti i Comuni elbani siano amministrazione strepitose ed eccellenti. In ognuno degli Enti locali( con la momentanea eccezione di Rio Marina, che è commissariata) ci sono opposizioni che dicono più o meno bene, più o meno giustamente, ma che comunque hanno da eccepire tante cose a chi comanda. Qualcuno potrebbe quindi dire: ed allora , ben venga il Comune unico, così tutto funzionerà perfettamente, ci sarà assoluta concordia, mai più un problema, mai più una discussione politica. Questo dicono alcuni, ma tanti- sempre di più- non approvano questa idea di cui ogni giorno si colgono ulteriori aspetti negativi. Se almeno fin dall’inizio fosse stato proposto un organismo chiaro e netto: 8 oppure 10 oppure 11 oppure 14 municipi, ognuno con competenze specifiche e precise . Invece, anche ultimamente è stato sostenuto che i municipi locali dovrebbero, in qualche modo, essere “controllati” o composti da esponenti nominati dal Supersindaco portoferraiese. Insomma, assoluta mancanza di chiarezza, un Comune unico che è quasi una “scatola magica” da cui esce un po’ di tutto. Con tutti i problemi che ci sono all’ Elba, si vorrebbe perdere tantissimo altro tempo su una quantità enorme di competenze del Comune unico e dei municipi. Comunque, siano ormai abituati a tutto, ci sta che con il referendum, a Portoferraio passi il sì al Comune unico, nei sette restanti Comuni o almeno in qualcuno, la maggioranza non ci sia per niente. Tanti i possibili risultati. E se metà dei Comuni, oppure 5 Comuni, sono per il no? Si decide “ a colpi di minoranza”? Eppure anche i Comuni dissenzienti, d’impero, potrebbero transitare nel Comune unico, cioè essere annessi da Portoferraio. Questa è una cosa semplicemente assurda, come dire che due più due fa tre . Tant’è che queste considerazioni non sono , come molti potrebbero pensare, “ di destra” ma sono, semplicemente , ispirate solo da principi di assoluta ragionevolezza.