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Quanto accaduto all'installazione di Italo Bolano a Portoferraio è semplicemente vergognoso ed indegno di un paese toscano. Va bene che siamo capaci solo di disprezzare quanto di buono abbiamo in casa nostra, pur sempre pronti ad osannare chiunque venga da fuori (salvo palesare sentimenti contrari), ma l'opera che Bolano ha donato a Portoferraio è patrimonio dell'intera collettività ed il Comune avrebbe dovuto garantirne, se non la valorizzazione che sarebbe chieder troppo, certamente una corretta conservazione. Invece, ancora una volta, ha dimostrato una sconcertante sciatteria che non ha giustificazione alcuna. Mi auguro che almeno l'opera posta sul Gallo possa adesso essere riparata, prima che anch'essa giunga alla "fine della storia". Oltretutto, la persona Italo Bolano è tanto generosa e sinceramente attaccata alla sua terra, che la vista di quanto accaduto alla sua "creatura" non può che avergli procurato grande dolore. Anche di questo i responsabili di quanto accaduto dovrebbero vergognarsi e sentire il peso. Ma è chiedere troppo a chi, pur nella "miseria" elbana, vive al sicuro nella "stanza dei bottoni" e poco - per ora - risente delle difficoltà che invece devono affrontare i comuni cittadini. Questo vale per l'abbandono della ceramica di Bolano come per il lassismo nei confronti dello smantellamento dell'ospedale. Vale per Portoferraio come per l'Italia intera... Sarebbe l'ora di cambiare "qualcosa". Speriamo che la profezia (positiva) dei Maya abbia più potenza della nostra pochezza (ai miracoli tocca affidarci...) Con l'augurio che per tutti il 2013 sia un anno davvero nuovo