[SIZE=4][COLOR=darkred]NESSUN INTERVENTO AL VOLTERRAIO: INCONTRIAMOCI ORA PER SALVARLO [/COLOR] [/SIZE]
Su Elbanotizie รจ stato pubblicato un dattiloscritto ai primi di settembre dal titolo โLa polemica per lโacquisto del castello del Volterraio.I gorilla avevano ragioneโche ho letto ed apprezzato.
Sempre in quel periodo io stesso pubblicai su Tenews un articoloโCastello del Volterraio nel degradoโ.Tanelli, sotto la cui presidenza avvenne lโacquisto del castello da parte del parco nazionale ,si propose con un intervento sullo stesso Tenews in risposta a quanto da me scritto.
Non รจ con la polemica che si va avanti.
Lasciai alla proprietร del castello e cioรจ al Parco nazionale dellโarcipelago toscano,alla quale nellโarticolo accennato mi ero rivolto, di provvedere a fare subito qualcosa:ad esempio un cartello posto ai piedi del Volterraio dove riportare brevemente le caratteristiche storiche e naturali del luogo.
Dopo tre mesi sono ritornato lassรน in cima ed ho trovato tutto come prima:completo stato di abbandono e degrado.
Neppure un pannello indicativo il cui costo non credo sarebbe stato insopportabile da parte del Parco.
Sempre in quel periodo il presidente del Parco sullโonda delle polemiche del momento afferma โci sono delle perizie,serve un milione per la messa in sicurezza e il parco non ce lโha.Dovremmo trovare chi finanzia lโoperazione.Stiamo valutando questa opzione ma รจ molto difficileโ(Tenews 16 settembre 2012).
Da allora silenzio assoluto.
Che dire? Soprattutto che fare?
Troppo facile fare polemica,piรน difficile agire per rimediare.
Per tentare di rimediare lancio un appello a tutti coloro che sono interessati allโargomento:incontriamoci per discutere sul da farsi per salvare il Volterraio.
Chi รจ interessato puรฒ contattarmi al seguente recapito: [EMAIL]mcamici@tiscalinet.it[/EMAIL]
Sarร facile ironia affermare che i problemi per lโElba sono altri e piรน gravi ma la ripresa economica tanto desiderata e ricercata passa anche attraverso la valorizzazione del nostro patrimonio ambientale e culturale e con esso delle nostre radici:la memoria storica.
[COLOR=darkred]Marcello Camici [/COLOR]
