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Oggi ho scoperto che, il comune di Rio nell’Elba, con delibera n° 36 del 28/09/2012, ha imposto una I N D E C E N T E aliquota IMU del 10,60xmille per quegli immobili nella cui categoria rientrano le seconde case. Dico aliquota INDECENTE perché, oltre che essere una delle più alte in italia e la più alta e di un bel po’ all’Elba, viene imposta su un territorio, nel mio caso Nisporto, dove non esiste un servizio a cominciare dalle fognature per finire alla pulizia passando per un territorio massacrato dalle centinaia di costruzioni anche in zone a rischio idrogeologico, a fossi su cui si è costruito dentro, a valli scomparse, un territorio insomma su cui il comune ha tenuto gli occhi chiusi e non ha mai investito un centesimo da molti anni a questa parte. Purtroppo questo vale non solo per Nisporto, ma confermato dagli stessi Riesi e da quanto è visibile di persona, vale su tutto il territorio. Vale per tutto la schifo della parte nuova del paese sopra la zona “padreterno” (è un pugno nello stomaco la vista venendo su da Rio Marina) e dello scempio inaudito ed inaccettabile della Ginestra. Tutto ciò al comune non basta ed ora capita l'occasione farlo ridiventare una miniera d'oro, prima con gli oneri, oggi con l'IMU, costringendo i malcapitati che sono rimasti col cerino in mano, come me, a pagare un’imposta palesemente inadeguata per eccesso. Bravo Sindaco Alessi e brava tutta l’amministrazione che permette questi soprusi, perché di questo si tratta. Meno male che dite di essere di sinistra, ma di quale sinistra? Per quanto mi riguarda, comunque, ho fatto definitivamente una croce su Rio e purtroppo sull’Elba non senza un profondo dispiacere. Sia ben chiaro però,che come ho trovato la forza per questa decisione, ho giurato che su questa storia pretenderò giustizia dovessi spendere fino all’ultimo centesimo del ricavato della vendita della casa di Nisporto. E’ ovviamente una mia impressione, ma che voglio verificare nelle sedi opportune quella che sento fortemente di subire come una vessazione che sa molto di “pizzo” . Ancora VERGOGNA. Filippo da Roma