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Tutta la mia amicizia a stima a Carlo Dotto, sia nel merito che nel metodo. Nel merito perché l'obbligo delle catene all'Elba è una di quelle enormi cazzate che qualche anno fa poteva sembrare una barzelletta. Nel metodo perché riesce ad avere una pacata discussione con il solito interlocutore che non si firma. A mio parere, in uno scambio di vedute tra una persona reale ed un fantasma, ha sempre ragione la prima. Anche se afferma che il buon Cristo è morto di freddo. Perché ha il coraggio delle idee e non si nasconde (perché poi?) E poi ogni volta che parla il Dotto mi ricorda una bella serata d'Estate in cui abbiamo condiviso il palco del De André day. E tra la Piazza di Chiesa di San Piero d'estate e Piombino d'inverno non c'è paragone... Gianluigi