Nella recente seduta in consiglio comunale, l'amministrazione, rispondendo ad una richiesta della opposizione Marciana col Sorriso, si รจ opposta ad una modifica del regolamento sui passi carrai , introducendo, come da richiesta, il concetto dei passi carrai a raso cioรจ quei passi che non interrompendo il marciapiede , essendo a livello della strada e non necessitando di opere aggiuntive per agevolare l'acceso delle auto SONO ESENTI DA TASSE.
La ragione รจ semplice ed ovvia. Intanto il regolamento in vigore Delibera 43 del 26/11/1998 , ante tutte le sentenze, regolamenti etc che hanno poi chiarito che i passi carrai a raso sono esenti da tasse, non prevede la disciplina dei passi carrai a raso. Nella citata Delibera 43 si parla di "..passi carrai costituiti da listoni di pietra o da appositi intervalli nei MARCIAPIEDI o modificadel piano stradale per cobnsentire l'accesso degli autoveicoli...". Come si evince se il comune non modifica il regolamento รจ valido quello del 1998 che prevede di tassare solo i passi carrai normali ovvero quelli che tasgliano un marciapiede e che richiedono opere accessorie , ovvero quei passi che costituiscono OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO.
Ora i passi carrai a raso non occupano suolo pubblico, non tagliano marciapiedi e non devono presentare opere accessorie e secondo una sentenza della Corte di Cassazione 16733 del 2007 sono esenti da tasse.Ci sono poi la Circolare 43 del 1996 e la Risoluzione 225/E del 1997 del Ministero delle Finanze che , rispondendo a quesiti sul tema, affermano definitivamente ( occorre leggerle) che per nessuna ragione i passi carrai a raso sono assoggettabili a tassazione , neppure "tentando con forzature illegali, di far applicare articoli del Codice della Strada.Infatti l'art 36 del DPR 610/1996 chiarisce infine che il divieto di sosta e la posa del cartello sono "subordinati solo alla esplicita richiesta delproprietario del passo carraio a raso ".
Al comune, poichรจ i passi carrai del comprensorio sono quasi al 99,9% tutti a raso , non gli convine mettere nero su bianco come hanno fatti TUTTI i comuni italiani che i passi carrai a raso sono esenti da tasse e soggetti a tassazione solo se uno richiede e posa il cartello di divieto di sosta, concessione che puรฒ anche rifiutare in un secondo tempo, per non perdere soldi .
Ora visto che anche la Associazione Nazionale dei Consumatori nel 2008 ha emesso una grida di richiamo sul tema definendola "Truffa dei passi carrai a raso " , stessa definizione del Movimento 5Stelle del 2012 , non rimane che far notare la poca trasparenza, la poca serietร e la volonta di fregare il cittadino della attuale amministrazione cittadino non sempre edotto di regole e leggi vigenti che , ignaro e magari spaventato da RR o da minacce velate dei VVUU decide di pagare per paura.
Questa storia dei passi carrai a raso tassati in modo coercitivo รจ una vera vergogna indegna di un paese civile e andrebbe portata alla Corte Europea , compito questo dele opposizioni.L'opposizione potrebbe nel frattempo informare con manifesti murali i cittadini spiegando la materia e svergognando questo comportamento da paese delle banane. :bad:
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