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Sergio Bicecci da Sergio Bicecci pubblicato il 25 Novembre 2012 alle 16:12
Se non fossimo uomini di โ€œantico peloโ€, cosรฌ come diceva un saggio Maestro, la politica, o meglio ancora, la sua applicazione, non cesserebbe mai di sorprenderci. Oggi infatti essa concede, per accezione comune, una tale libertร  di azione che ha dellโ€™incredibile. Non si preoccupa minimamente di colpire lโ€™intelligenza, la buona fede, lโ€™onestร  intellettuale e sopra tutto la dignitร  di coloro che attendono risposte alle loro giuste istanze. Il prevedibile spostamento dalla ASL 6 alla Direzione Regionale della Dott.sa Calamai, se vero, comunque lo si interpreti sarebbe e rimarrebbe un avanzamento di carriera. Come si fa a non interpretarlo come un premio riconosciuto alla bontร  della sua opera fin qui compiuta? E dove avrebbe compiuto la sua opera se non alla Direzione della nostra ASL6 obbedendo fedelmente ai dettati della Presidenza Regionale, prevaricando i diritti alla salute di tanta gente? . Di fronte a qualche pur timido riferimento a questo fatto si risponde che non รจ cosรฌ, che lโ€™avvicendamento era previsto da tempo e che corrisponde ad un normale turn over. Facciamo osservare, noi poveri sudditi, che una parte dellโ€™offesa che ci viene arrecata deriva proprio dal fatto che la politica neppure si interroga sul fatto che il provvedimento potrebbe dare adito a sospetti. Questo รจ lโ€™aspetto che offende e che dimostra con quanta disinvoltura ci vengono elargiti e si rendano operativi tanti provvedimenti, non tenendo mai in considerazione lโ€™ altrui intelligenza e sensibilitร . Per i fatti che ci riguardano e gli eventi di questi giorni mi viene da ricordare che questo non accadrebbe se non fossimo stati ingiustamente individuati come colonizzati, cioรจ considerati come esseri inferiori pari agli schiavi della New York del 1760, proprio da coloro il cui compito istituzionale sarebbe quello di tutelarci. Invece utilizzano lo strapotere contro di noi ritenendosi evidentemente gli unici arbitri della nostra vita. Ora ci dicono che faranno marcia indietro, che riavremo buona parte di quanto richiesto. Non chiedono scusa per le sofferenze arrecate, ma a me sembra di capire che, rimangiandosi quanto giร  fatto, ammettono inconsapevolmente di avere esagerato nei tagli tanto da non poter evitare il trasferimento da Livorno della dott.sa Calamai. In tutti i casi viene da domandarsi: โ€œma da chi siamo governati?โ€ Aspettiamo, vedremo in seguito , ma non ci chiedano di concedere loro la buona fede, sarebbe troppo. Sergio Bicecci
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