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x Echo da x Echo pubblicato il 9 Novembre 2012 alle 9:18
Caro Echo, purtroppo mi dispiace di aver capito bene, la "sottigliezza" sarebbe stata tale se avesse inteso dire che non avremmo dovuto aver bisogno di un intervento per introdurre l'inno di Mameli nelle scuole di stato. Un po' come regolamentare per legge di ringraziare per la bella serata gli amici che ti hanno invitato a cena perchรจ non รจ corretto andare via scorreggiando e sbattendo la porta senza neanche dire grazie. Nel caso dell'inno nazionale, a me sembra che non si tratti di adorare o venerare qualcuno o peggio ancora qualcosa, si tratta semplicemente di manifestare una forma di rispetto o di gratitudine, se vuoi, per un servizio offerto dal paese che poi vuole dire da tutti i cittadini del paese. Diverso รจ sui simboli religiosi, titoli imposti come ad esempio "onorevole" e su migliaia di altri casi su cui saremmo senz'altro d'accordo nel ravvisarci attegiamenti di venerazione o adorazione o peggio ancora sottomissione. Ma l'inno lasciamolo perdere, almeno ora che ce n'รจ bisogno (sempre che non si abbiano in testa secessioni o federarilsmi strani). Ti saluto Elbano
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