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[SIZE=4][COLOR=darkblue]No alla ritirata [/COLOR] [/SIZE] Avrei voluto semplicemente parlare dello stato in cui versa quello spazio vicino al cimitero, prima adibito a parcheggio, poi ad elisoccorso e da mesi dopo che l’elicottero non ci atterra più, completamente abbandonato , con buche, erbacce, e quei birilli di cemento che ne impediscono l’uso alle auto. Forse, proprio in questo periodo quando i nostri concittadini frequenteranno in massa la zona cimiteriale, ci sarebbe stato bisogno di una sistemata. Ma pazienza, si è capito che questa Amministrazione non si cura delle “piccole” cose. Ma come dicevo, c’è altro di cui parlare: le ipotetiche dimissioni per protesta del Sindaco di Portoferraio. Dovrei gioire di questa ipotesi , facendo parte dell’Opposizione e vedendo eventualmente anticipata la scadenza elettorale e invece no. Il Sindaco ipotizza le sue dimissioni in uno sfogo pubblico perché la ASL con la Regione stanno smontando a pezzi il nostro ospedale e i servizi sanitari all’Elba, con tagli progressivi , fregandosene della nostra insularità. E’ una bella azione per protestare, quella del Sindaco, ma penso che alla Regione delle sue dimissioni non importi granchè .E’ un gesto esemplare ma fine a se stesso e da ora al prossimo sindaco passerebbe altro tempo utile per continuare indisturbati lo smantellamento metodico. Chiedo quindi al Sindaco di ripensarci per non far sembrare questo gesto come una resa. Noi non abbiamo voglia di arrenderci, anzi vogliamo contrastare con tutte le nostre forze questo sopruso. Si deve anche ricordare che questo inesorabile metodico smantellamento si è protratto negli anni e non ci si deve sorprendere ora che siamo davvero “al lumicino”. Qui ci vuole una clamorosa forte protesta. Propongo che il Sindaco inviti gli altri Primi Cittadini elbani a portare a Firenze tutti i componenti dei Consigli comunali, che inviti i rappresentanti sindacali, i rappresentanti dell’imprenditoria elbana, i componenti del Comitato per la Sanità e tutti i cittadini, per organizzare un pacifico duro sit-in dentro il palazzo della Regione a oltranza. Questo atto avrebbe sicuramente rilevanza nazionale sui canali televisivi e sui quotidiani e forse qualcosa potrebbe muoversi e finalmente verificarsi una inversione di tendenza. Anche se l’incontro con l’Assessore Regionale non sarà soddisfacente, il Sindaco non deve ritirarsi. Deve infondere fiducia ai propri cittadini e far capire loro che spesso per ottenere si deve lottare e lottare in modo duro specialmente se si ritiene che quella che subiamo sia un’ingiustizia. E poi si deve ricordare che “Le parole muovono, ma gli esempi trascinano”. [COLOR=darkblue]Riccardo Nurra [/COLOR]