Caro Echo e p.c. Ivano e Dante, รจ vero, i popoli, come le corde hanno dei limiti di rottura e si rompono se sottoposti a stress eccessivi, la storia ce lo ricorda documentando migliaia e migliaia di rivolte, sommosse e rivoluzioni in piena regola. Tutte hanno un denominatore comune quale elemento scatenante, il superamento del limite tollerabile della corruzione da parte della classe dirigente del paese. Il limite di tollerabilitร della corruzione non รจ indicato su nessuna tabella, ma รจ perfettamente percepibile e se misurato al momento del botto, risulta piรน o meno lo stesso a tutte le latitudini. LโItalia, anche per questo evidentemente non fa testo, perchรฉ col 70% di analfabetismo, 130 miliardi di Euro di evasione fiscale, 70 miliardi di Euro bruciati per la corruzione, in vetta alle classifiche dei paesi piรน corrotti al mondo, una chiesa cattolica che entra dappertutto senza chiedere permesso, non fa una piega, non mostra apprezzabili segni di insofferenza. Non solo, ma tollera, accetta supinamente e plaude ad un soggetto ex presidente del consiglio di questo paese per quasi ventโanni, perchรฉ condannato per frode fiscale ed interdetto a ricoprire cariche pubbliche che nonostante ciรฒ minaccia di far cadere il governo per dare una lezione alla magistratura che si รจ permessa di condannarlo. Ora, cose del genere, quando mai sono accadute in un paese democratico, ma in particolare, come รจ spiegabile che tutto questo capiti oggi, nel 2012 in un paese fondatore dellโunitร Europea? Questa รจ la domanda da porsi e la risposta non puรฒ semplicisticamente perchรฉ i politici sono corrotti perchรฉ allora ci si deve porre ancora una domanda: perchรฉ i politici si sono corrotti? Chi li ha corrotti? E chi ha corrotto chi li ha corrotti? E cosi via allโinfinito. La spiegazione, la mia ovviamente, รจ che gli Italiani, mai stati campioni del rispetto delle regole e delle persone, mai stati cultori del merito e della partecipazione al sociale, dalla dinastia Craxi in poi, hanno operato una trasformazione dallo stato di diritto in stato del privilegio reale o virtuale che fosse. Di gran lunga piรน semplice da perseguire, il privilegio, non richiede nรฉ studio, nรฉ cultura, nรฉ tantomeno merito e correttezza che invece devono essere messi al bando in quanto lesivi dellโignoranza dei โsuperioriโ. E poi un capo, mica puรฒ valere di meno di un sottoposto, eccheccacchio! Una vera rivoluzione Copernicana, qualsiasi pirlone puรฒ essere un padreterno e senza lacci e lacciuoli la cosa รจ ancora piรน possibile. Succede allora che la corruzione, lโincompetenza e lโarroganza, dai e ridai, siano diventati condizioni necessarie ad a una grandissima parte del paese anche per poter sbarcare il lunario, un poโ come avviene in certe zone del nostro paese che la malavita organizzata รจ ben vista dalla popolazione perchรฉ unico datore di lavoro. In virtรน di questa riflessione non credo che il paese possa trovare da solo gli strumenti, semplicemente perchรฉ non li ha, per cambiare democraticamente questo stato di cose. Andremo, penso, ad esaurimento delle risorse dopodichรจ arriva il botto e non avrร piรน senso parlare di diritti o privilegi. Ci sarร solo la piazza. Io ho provato a dare una chiave di lettura a ciรฒ che sta accadendo, insomma perchรฉ siamo ridotti cosรฌ e come andrร a finire e perchรจ, dicendo delle terrificanti minchiate magari, ma credo che continuare a fare gli elenchi delle cose che non vanno senza ipotizzarne il perchรฉ, non aiuti certo a trovare delle auspicabili soluzioni.
Caruggine
