Homepage

[SIZE=4][COLOR=darkred]FORSE E’ TARDI, MA PROVIAMOCI [/COLOR] [/SIZE] Questo è stato chiesto al sindaco Peria quando è venuto con l’assessore Rizzoli, a esprimere solidarietà alla protesta civile svolta davanti all’ospedale che l’Azienda, per un banale cartello, ha voluto sfruttare definendo il presidio non corretto e minacciando querele ai partecipanti. Il sindaco Peria, dopo averci ascoltato ed esaminato i futuri piani di riorganizzazione della sanità Elbana pianificati dall’ASL6 di Livorno, con il plauso della Regione, si è detto pronto a dare le dimissioni se Firenze continua ad approvare lo smantellamento dell’ospedale e delle strutture territoriali. Altri Sindaci non hanno ritenuto opportuno perdere qualche minuto del Loro tempo prezioso, in segno di solidarietà al presidio di quattro giorni come se la sanità non servisse ai cittadini da Loro amministrati. Nel 2000 le aziende sanitarie erano 16 ma quando Rossi, da assessore regionale venne eletto governatore, divise la regione in tre aree vaste dando origine agli Enti per i servizi tecnico/amministrativi noti come ESTAV. Questi servizi fanno acquisti per conto di tutti gli ospedali dell’intera Toscana e a controllare quest’enorme flusso di denaro pubblico con commesse da capogiro, vi sono pochissime persone. Non c’è da stupirsi se poi si scoprono buchi da 300 milioni di euro. Accade anche che in tempi di crisi e di ristrettezze economiche, l’ASL Livornese blocchi l’acquisto di stampelle e di sedie a rotelle razionando anche carta e tonner per stampanti. Mentre cerca altre forme di risparmio concede ad alcuni dirigenti amministrativi, aumenti di stipendi che in qualche caso sono fuori dalla logica del momento. Dal sito ASL6 ne estrapoliamo uno a caso. Una dottoressa che opera nell’assistenza nel 2010 percepiva €. 69.839,00 lordi, l’anno successivo, 2011, il suo stipendio è salito ad €. 94.723,00 lordi (€. 24.884,00 come aumento in barba alla crisi e ai sacrifici chiesti a lavoratori e pensionati). Così come non è logico, a nostro modesto parere, costruire un nuovo ospedale a Livorno quando a pochi chilometri ne opera già un altro, senza contare che nella vicina Pisa, distante qualche chilometro, operano due mega nosocomi di eccellenza. Sarebbe interessante sapere di chi erano le particelle di terreno dove sorgerà il nuovo ospedale. Molte malattie come infarti, ictus, trauma da compressione se trattate con la massima urgenza, possono non dare origine a danni irreversibili sempre che si abbia un ospedale efficiente e funzionale perché più delle volte, in questi drammatici casi, l’elicottero può non servire. E’ assurdo che noi dobbiamo lottare con i denti per mantenerci l’unica struttura sanitaria che per molti mesi all’anno garantisce assistenza a più di 250/300 mila persone mentre gli abitanti al di là del mare hanno un ospedale ogni 30 chilometri. Se il sindaco Peria tornasse senza fascia tricolore, quindi senza risultati utili per la nostra sanità, dovremmo iniziare ad agire in modo che per molte sere i telegiornali nazionali dovranno parlare di noi. NON CAPISCO L’ASSORDANTE SILENZIO DEGLI ALTRI SINDACI. Francesco Semeraro.