Al medico ignoto
Premetto che per me, laica, i medici della sanitร pubblica rappresentano i miei angeli custodi.
โConcezione, idea, progetto, aspirazione, vanamente proposti in quanto fantastici e irrealizzabiliโ, questo รจ il significato di Utopia, come Lei certamente sa e che con la sua risposta ha confermato.
Trovo, comunque, incredibile, incivile, immorale, un contratto di lavoro che impedisca a chicchessia di essere libero, non solo di criticare ciรฒ che non va, nel suo posto di lavoro, ma perfino di non poter firmare ciรฒ che scrive.
Peraltro questa proibizione puรฒ far pensare al proverbio che dice: โI panni sporchi vanno lavati in famigliaโ.
Vorrei essere messa al corrente di ciรฒ che il Suo sindacato ha fatto in passato e di ciรฒ che intende fare oggi, per sostenere la sanitร pubblica ed evitare, qui allโElba, il cosรฌ detto โsmantellamento dellโospedaleโ.
Sono profondamente colpita e dispiaciuta nel venire a conoscenza, grazie alla Sua risposta, che lei e gli altri operatori della sanitร , siate tenuti nellโimpossibilitร di esprimere il vostro pensiero.
Per questo sono disposta a combattere con Lei, per darle, per darvi il diritto di opinione e poter partecipare alla vita di comuni mortali, sempre piรน mortali.
Luciana Gelli.
