Non si voterร sul Comune unico ma su quella (carente) proposta
di Gian Franco Casciano
Gent.mo direttore, mi permetto di intervenire semplicemente per precisare che non mi sarei mai permesso di sollecitare qualcuno a leggere un mio articolo, quindi non รจ corretto quanto in tal senso scritto dal signor Di Pirro. Probabilmente la sollecitazione รจ stata iniziativa di persona che ha benevolmente aderito alle mie considerazioni. Per quanto riguarda altre argomentazioni ci sarร il tempo, ci saranno i modi per ulteriormente precisare le ragioni per il NO, soltanto inviterei quanti la pensano come il sig. Di Pirro a meditare un attimo sul fatto che con il referendum, non si richiede tout court un SI od un No per un Comune Unico, ma un SI od un NO a quella proposta di legge di iniziativa popolare che prevede la nascita di un comune unico con definitiva, irreversibile, ripeto, irreversibile scomparsa dei comuni oggi esistenti, con una previsione normativo-organizzativa che mi sono permesso di definire (ma certo รจ mia personale visione) oltremodo carente. E' quella proposta di legge (quella cioรจ depositata in Regione) che viene sottoposta al referendum, referendum, che d'altra parte (forse รจ bene ribadirlo) รจ previsto dalla Costituzione perchรจ i cittadini diano il loro parere proprio in ordine alla organizzazione, alla struttura, al progetto in essa previsto. Ci sarร , come detto, e come spero il modo, ci sarร il giusto tempo per esaminarne le (giร rilevate) profonde carenze.
[URL]http://www.tenews.it/giornale/2012/10/21/non-si-vota-sul-comune-unico-ma-su-quella-proposta-carente-45259/[/URL]
