Quante volte negli ultimi due anni abbiamo letto e anche scritto su eventi e fatti che riguardano il nostro territorio. Le lamentele, le critiche, sono fin qui state numerose e giuste, ma prive di conseguenze e completamente disattese da chi avrebbe dovuto rendersi interprete di tanti disagi. Chi si spinge pubblicamente ad esprimere pareri, a torto o a ragione, puรฒ essere criticato. Forse per questo motivo molti interventi on-line sono anonimi. I tanti cittadini, che cosรฌ si comportano, dovrebbero invece dichiararsi e rendere ufficiali e valutabili i loro pensieri, dando cosรฌ vigore a quelle opinioni apertamente espresse e firmate. Questa รจ una prima istintiva riflessione, ma ciรฒ che piรน fa pensare male รจ, invece, il timore confessato che questi hanno di esporsi, di deludere qualche amicizia mantenendo cosรฌ uno status di double-face che invalida non soltanto il loro impegno, ma sottrae rilievo ai pochi che si firmano. Quanto sopra per dire che lโanonimato,al di lร del gossip, della satira, su argomenti importanti che riguardano la collettivitร , rimane un mugugno di corridoio, al quale nessuno da seguito e che denota il carente senso di appartenenza ad una societร civile che lotta per i propri diritti e che dovrebbe manifestarsi con la libera espressione del proprio pensiero. Vorrei esortare a non conportarsi cosรฌ, ma a darsi un volto, un nome e cognome al fine di confortare chi giร reclama diritti, non individuali ma collettivi. Per le tante carenze, inefficienze e assenze di servizi, ai quali noi elbani siamo stati e siamo assoggettati, piรน volte come semplici utenti, abbiamo chiamato in causa le Autoritร preposte, i Partiti, i Sindacati, i pochi loro interventi sono stati, visti i risultati, inefficaci e tardivi. Per quanto riguarda la Sanitร cโรจ stata, in ottobre 2011, una grande manifestazione che avrebbe dovuto avere un seguito altrettanto importante. Ci siamo perduti nelle sollecitazioni ai Sindaci, a mini interventi nei confronti della Asl, a luminarie fin sotto il Comune del Capoluogo, dove nessun Amministratore era ad attendere. Quando capiremo che la politica e interessi vari predominano sulle giuste ragioni, riducendo noi elbani a cittadini di serie B o meglio a sudditi, obbligati ad una serie di oneri e di costrizioni che farebbero rivoltare nella tomba i nostri avi, che sicuramente avevano piรน carattere e dignitร di noi?. Ha sempre predominato in noi elbani un senso di tradizionale timidezza, forse di inferioritร culturale. I nostri modi di essere sono sempre stati, nei momenti difficili e storici esemplarmente civili e questo ci fa onore, ma hanno rappresentato, di fronte allo strapotere, la nostra debolezza. Siamo e siamo stati prigionieri, ma anche responsabilmente compartefici, di un Sistema, ormai collaudato e vincente che ha influito sullโintero sviluppo della nostra Isola. Nessun progetto importante ha avuto seguito, soltanto le โchiacchereโ . Tavoli, Simposi, Riunioni e Assemblee, questi si, nientโaltro! Ci saranno pure delle responsabilitร ! Possibile che nessuno abbia l'onestร intellettuale di ammettere qualche colpa? . Ora non ci resta che raccogliere quanto colpevolmente seminato. Ma, concludendo, se non siamo stati capaci di determinare il nostro futuro, quale Elba pensiamo di lasciare ai nostri figli, giร condannati ad emigrare, se possibile, come lo sono stati tanti elbani nel dopo guerra?
[COLOR=darkblue]Sergio Bicecci [/COLOR]
