Alessandra Arachi sul Corriere della Sera fa lโelenco di tutti i furbetti che Antonio Di Pietro, alfiere della legalitร , ha portato nelle istituzioni. Una lista che si allunga sempre di piรน. A partire da Paolo Nanni, consigliere provinciale a Bologna, indagato per peculato:
Cene e convegni ยซfantasmaยป, secondo lโaccusa che anche in questo caso indagava sullโuso dei fondi pubblici destinati al partito. Quella volta Di Pietro incaricรฒ la sua tesoriera Silvana Mura di alzare il telefono e incitare il consigliere alle dimissioni. ยซNon ricordo nulla di quelle speseยป, approntรฒ allโistante come difesa assai labile il consigliere Nanni. La sua vicenda era unโaltra ciliegina avvelenata sulla torta di un partito che nei valori dovrebbe avere il suo fondamento e portare la sua bandiera. Chi si ricorda la storia di Amerigo Porfidia, deputato di Idv e sindaco di Recale, un piccolo paese in provincia di Caserta? Unโaccusa di coinvolgimento con cosche della camorra che nel capodanno del 2009 gettรฒ nellโimbarazzo piรน nero Antonio Di Pietro.
Che nel frattempo aveva anche dovuto discutere la storia del figlio Cristiano, accusato dallโimprenditore Alfredo Romeo. E il caso De Gregorio:
De Gregorio finรฌ in Senato con il vessillo dellโIdv, ma non impiegรฒ che pochi mesi a passare nel centrodestra e altrettanti pochi mesi a finire in quel registro degli indagati ed in un giugno di questโanno ha lasciato il carcere per i voti di benevolenza dei suoi colleghi senatori. E a proposito di voltagabbana cโรจ bisogno di ricordare le gesta di Domenico Scilipoti. E di Antonio Razzi che dai banchi dellโIdv alla Camera salvรฒ il governo Berlusconi?
