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Spett.le Capitaneria di Porto di Portoferraio buongiorno, Con la presente lettera “aperta”,per denunciare i continui sversamenti da parte di ignoti,di materiali galleggianti tossici e in particolare per il momento,di plastiche in mare. Questo quarantennale malcostume,che indifferentemente e a spregio della Comunità,continua nonostante i miei ripetuti avvisi bonari,si rinnova tutti i giorni dell’anno,contribuendo così ad attribuire all’Elba questo “primato”.Infatti dalle ricerche effettuate dall’Isituto Francese Ifremer e l’Università di Liegi,è emerso che,nel Mar Tirreno in particolare al largo delle coste Elbane,c’è una concentrazione di 892 mila di frammenti plastici per km quadrato,rispetto alla media Mediterranea di 115 mila frammenti per km quadrato.Le cifre sono spaventose,otto volte superiore alla media che certo non è un buon biglietto da visita. Gli scienziati hanno decretato che questi ammassi di plastiche, provengono gran parte dai corsi d’acqua e si miniaturizzano disgregandosi sotto gli effetti dei marosi e del sole.Però ad oggi,gli scienziati,non sanno che sono stato il primo a determinare che, in particolare l’Isola d’Elba,”artigianalmente e con tanta sapienza” produce in proprio e getta in mare quotidianamente queste sostanze,che le danno il triste primato.Come da centinaia di fotografie, filmati e relative testimonianze,è certo che l’immissione in mare di queste micro sostanze avviene senza alcuna vergogna,tramite le fogne a cielo aperto, dalle condotte di scarico liquami e da i cosiddetti troppo pieni delle stazioni di sollevamento.In sintesi gran parte di questi frammenti vengono triturati e frammentati finemente dai continui passaggi attraverso le pompe adibite a scarico liquami e assieme ad altri prodotti tossici vengono “volutamente”gettati in mare. Pertanto,visto che i dati che fornisco da anni,da semplice Cittadino non fanno testo,mi affido a Voi se di Vs. pertinenza, per un indagine,la quale in maniera Ufficiale,chiarisca esattamente la dinamica di questi sversamenti e denunciare i responsabili, con scopo di porre fine a queste ingiustizie di vera sopraffazione e mancanza totale di rispetto verso i Cittadini. Conoscendo di persona il Vs. zelo,sicuramente i risultati non tarderanno ad arrivare. A proposito di zelo,volevo descrivere un abbinamento decisamente anacronistico,che ne scaturisce da questa vicenda: Anche se i responsabili saranno individuati edenunciati, comunque non subiranno alcuna condanna, giacchè non ci sono Normative specifiche in merito e soprattutto manca la volontà di punire certe categorie,vedi i vari Lusi,Fiorito etcc.Ricordo che i colpevoli danneggiano l’immagine turistica dell’Elba,inquinano le coste e i fondali,questi rifiuti tossici galleggianti determinano malattie etcc.e non ultimo lo stipendio viene comunque e sempre da Loro percepito.(questa è la realtà che conosco) Altra realtà,è che Voi della Capitaneria di Portoferraio,essendo ligi e appunto zelanti nel far rispettare “le Leggi”,obbligate la mia persona a lavorare sotto l’egida di Leggi e attrezzature dell’anno 1940 e dintorni.Attrezzature che non esistono piu’se non nei Musei o da appassionati di antiquariato.Anche le industrie che realizzavano quelle vere stupende attrezzature subacquee,non esistono piu’.Quindi per il rispetto della Legge,secondo Voi Io non devo piu’ lavorare,ricordo che nel mio lavoro,anche se non adopero le attrezzature che la “Legge” ferrea mi impone,Io non provoco del male a nessuno a differenza di questi popò di furbacchioni.Però la legge và giustamente rispettata, altrimenti che Italia è.Tutto ciò è veramente straordinario!!. Le foto che Vi invio,sono state scattate il giorno 5 ottobre alle ore 13,30, in presenza di testimoni,presso Calata Buccari a circa 18 ml.dalla Vs.Sede. Naturalmente,resto a Vs.diposizione per ogni chiarimento,Distinti saluti [COLOR=darkblue]Giancarlo Amore [/COLOR]