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Janca da Janca pubblicato il 1 Ottobre 2012 alle 14:42
DAL SITO DI BEPPE GRILLO.... "" Chi grida "Forza Grillo!", come una volta si gridava "Viva Zapata o Pancho Villa" non ha capito che รจ lui e solo lui l'artefice di un possibile cambiamento. Non deve votare per il MoVimento 5 Stelle, ma per sรฉ stesso e se non rischierร  nulla, se farร  il guardone della politica nell'attesa di un nuovo vincitore, l'Italia rimarrร  il Paese pietrificato degli ultimi 150 anni. E lui, come cittadino, non conterร  mai uno, ma zero, il numero che contraddistingue chi resta alla finestra, chi non si impegna per la societร  in cui vive. In Italia, come disse Ennio Flaiano, si accorre sempre in soccorso del vincitore, qui milioni di fascisti divennero democristiani e comunisti nel giro di una notte di aprile, nel 1945 a guerra perduta. E' un Paese senza colpe, che non processa mai sรฉ stesso, che ha persino vinto la Seconda Guerra Mondiale dopo l'otto settembre, ma che senza l'intervento degli Alleati avrebbe oggi statue al duce in ogni piazza d'Italia. Che bombarda la Libia di Gheddafi subito dopo aver firmato un trattato di pace. Un Paese femmina, che ama l'uomo forte, si chiami Craxi, Berlusconi o Mussolini, ma che lo appende per i piedi alla prima tempesta. Una penisola di particolarismi, di familismi, di favori dati e ricevuti, di consorterie, di massonerie e mafie. Un cerchio magico formato da chi vive di Potere e da coloro che sopravvivono con le briciole che gli vengono lanciate sotto il tavolo. Milioni di persone partecipano al banchetto dello Stato da decenni, come a un ristorante che fornisce pasti gratis. L'italiano vive in Italia da turista, come se fosse all'estero, come se la strada in cui abita, la cittร  in cui รจ nato, lo Stato non gli appartenessero. Vive in un mondo a parte, con indifferenza, talvolta con la spocchia dell'osservatore che non si mette mai in gioco. Crede ai miracoli, che in questo strano Paese talvolta avvengono, e confida nella Divina Provvidenza mentre critica ferocemente le Istituzioni seduto in poltrona quando ascolta i talk show delle solite facce, a cui delega la sua vita, e dei soliti vuoti ritornelli che nessuno canta piรน. Questo Paese ha digerito tutto, dalle leggi razziali, al fascismo, alla P2, ai patti tra lo Stato e la mafia, alle stragi, alle morti dei suoi eroi da Borsellino ad Ambrosoli. Ha lo stomaco di un anaconda che digerisce un coccodrillo. Nessuno lo puรฒ aiutare, niente lo puรฒ cambiare, nulla lo puรฒ salvare, se prima non cambia sรฉ stesso."" Adios
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