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"Dal monopolio pubblico a quello privato" Tirrenia venduta o svenduta? Il giorno dopo il passaggio a Cin 2 (Onorato-Morace) è riesplosa la guerra. La giunta Cappellacci ha confermato che si opporrà «in tutte le sedi competenti», il deputato del Pdl Mauro Pili ha parlato di «imbroglio di Stato» sulla pelle dei sardi, ma l’ex ministro Altero Matteoli, dello stesso partito di Cappellacci e di Pili,ha esultato per l’operazione dicendo che «il merito è tutto del governo Berlusconi». Nel Pd il capogruppo della commissione Trasporti della Camera, Michele Meta, ha criticato l’operato del governo Berlusconi e le affermazioni «propagandistiche» di Matteoli e ha affermato che, rispetto ai rilievi mossi nei mesi scorsi, è stato per il momento risolto solo il problema dell’occupazione dei dipendenti di Tirrenia, mentre per quanto riguarda la Sardegna ha spiegato che è rimasto aperto il problema della continuità territoriale; e su questo punto, chiedendo che il governo Monti illustri l’operazione a Montecitorio, è critico anche il deputato Giulio Calvisi, secondo il quale «al monopolista pubblico si sta sostituendo un monopolista privato senza che siano stati minimamente contrattati il livello e la qualità dei servizi di trasporto. A non convincere chi si oppone a questa privatizzazione è stato soprattutto l’aver messo insieme la vendita della società Tirrenia e la vendita delle tratte marittime. Cosa che, è stato detto più volte, rischia di affidare l’intero sistema dei collegamenti marittimi a un unico operatore privato, che ottiene anche 72 milioni di euro l’anno di sovvenzione pubblica. Per difendere il principio della continuità territoriale, la giunta regionale ha confermato ieri di voler puntare anche sulla “flotta sarda”. Cappellacci ieri pomeriggio ha presieduto un vertice della maggioranza regionale e ha concordato con gli alleati di inserire subito all’ordine del giorno dei lavori del consiglio regionale la legge sulla continuità territoriale. La legge regionale sulla coninuità territoriale, secondo il testo esitato dalla commissione, darebbe all’esecutivo sardo la facoltà di insistere sulla linea della flotta sarda inaugurata l’estate dell’anno scorso. [URL]http://www.giuliocalvisi.it/articolo.php?num=649[/URL]