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Se, tutte le volte che il giornale satirico Cuore ha oltraggiato qualcuno, avessero condannato il suo direttore a quattordici mesi di prigione, Michele Serra, giornalista, icona della sinistra e grande moralizzatore, sarebbe ancora in carcere. Era l’epoca di Mani pulite e i suoi giornalisti diffamarono e oltraggiarono tutti, sia colpevoli che innocenti (tranne i comunisti, ovviamente). Per lui però no si spalancarono i portoni delle carceri, ma si elevarono gli altari della beatificazione. E’ vero, la colpa di Sallusti sussiste: il direttore di un giornale deve pagare per non aver vigilato (anche se è materialmente impossibile controllare tutto). Ma deve rispondere con una sanzione pecuniaria, come avviene in tutte le democrazie, non con il carcere. Invece per lui è stato rispolverato un articolo del codice Rocco ( fascista) e utilizzato solo una volta nel dopoguerra, guarda caso contro il giornalista Lino Jiannuzzi che aveva osato criticare i magistrati che avevano condannato Tortora.