[COLOR=darkred]Al Sindaco del Comune di Campo nell’Elba[/COLOR]
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Richiesta convocazione incontro pubblico sullo stato dei risarcimenti per alluvione [/COLOR] [/SIZE]
Egregio Signor Sindaco, pur riconoscendo all’Amministrazione comunale l’impegno nel ripristinare il lungomare e la spiaggia per
affrontare la stagione turistica del 2012 dobbiamo rimarcare che a oggi, per motivi imputabili a molteplici fattori e soggetti istituzionali, non sono state attuate significative azioni di sostegno alle famiglie e alle imprese così duramente colpite dagli eventi alluvionali del 7 novembre 2011.
Eccezion fatta per : circa 50.000 euro di aiuti solidali alle famiglie da contributi di privati cittadini 100.000 euro dalla Camera di Commercio alle imprese. 50.000 dall’Ente Bilaterale per il Turismo alle imprese sollecitato e attivato dalle stesse
poco altro è stato fatto per l’imprenditoria e la cittadinanza campese e poche informazioni sono state diffuse in modo capillare su come ottenere i predetti primi aiuti.
In questi mesi la tassazione è proceduta senza sensibili sgravi a carico delle vittime dell’alluvione, per le imprese i 6 mesi di deroghe e proroghe sono già scaduti e attuati e deliberati in modo del tutto ambiguo, procedura di attuazione che ha causato ulteriori disagi alle imprese sullo stabilire uno scadenzario dei versamenti tributari. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle proroghe è avvenuta 24 ore lavorative
precedenti la scadenza preannunciata 6 mesi prima; ricordiamo che la notizia delle deroghe circolò già a fine anno e che il termine ultimo era stato fissato per lunedì 16 luglio, ma il decreto attuativo fu pubblicato solo giovedì 12 luglio!
L’Imu per ora è ancora ferma alle aliquote del 4 per mille per le prime case
I cittadini privati si sono fatti carico di acquistare nuovi arredi versando ovviamente Iva all’Erario
Le Imprese hanno dovuto pagare comunque l’iscrizione annuale alla Camera di Commercio.
Tutta la cittadinanza ha pagato la benzina 5 centesimi al litro in più come ulteriore “aiuto beffa” ad alleviare le nostre difficoltà.
Abbiamo pagato la tassa dei fossi solo 10 giorni dopo l’alluvione, ma per la prossima scadenza di novembre
chiediamo l’esenzione da un’altra “tassa beffa” e una gestione completamente diversa da quella proposta, con la riorganizzazione dei consorzi che hanno operato per anni.
Se è vero che la fase emergenziale è finita nelle forme, le strade sono state ripulite dal fango e i marciapiedi e i muretti ricostruiti, rimangono a carico delle aziende e delle famiglie tutte le spese di ripristino delle attività e delle case per il ritorno a una vita normale, che normale non sarà per anni, avendo contratto
mutui, richiesto prestiti o spesi i propri risparmi per la ricostruzione. Appare quasi ironico l’articolo 53 della Costituzione italiana che recita “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva”, nessun cittadino o imprenditore campese alluvionato si può obbiettivamente riconoscere in questo punto importante della nostra Costituzione.
E’ lecito domandarsi come sarebbe stato il paese se, contemporaneamente ad alcuni interventi pubblici, non si fossero ristrutturate le attività commerciali e ricettive, garantendo così un dignitoso aspetto alle vie e generando occupazione.
Chiediamo quindi che siano percorse tutte le strade per diminuire la pressione fiscale sulle vittime dell’alluvione e ricercare nuovi risarcimenti perché i 3 milioni stanziati dal governo appaiono insufficienti come risarcimento ai privati. Tale somma corrisponde a un terzo o un quarto di quanto incassato sotto forma di Iva dall’Erario.
Chiediamo quindi l’istituzione di un fondo si solidarietà straordinario dove far confluire gli avanzi di bilancio di Camera di Commercio, Comune, Provincia e Regione. In modo da poter assistere ancora la cittadinanza e l’imprenditoria locale, tenuto conto che con l’entrata in gioco di franchigie sugli aiuti verranno esclusi dagli aiuti centinaia di cittadini o imprese che abbiano “eseguito i lavori di ripristino in economia”. A tale principio si sono attenuti i pensionati e la piccola imprenditoria. L’amministrazione ha il dovere di percorrere tutti i canali istituzionali facendo sentire la propria voce ogni giorno per garantire adeguato sostegno alla comunità e fin quando non si arriverà a una giusta soluzione.
Ci sembra assurda e anticostituzionale la strada sin qui percorsa: più tasse e più tributi e poco risarcimento.
Siano diminuiti i tributi e aumentati gli aiuti alle vittime dell’alluvione!
La Regione può anche deliberare ulteriori autonomi stanziamenti o procedere a ulteriori sgravi, come per esempio il Bollo Auto. La Camera di Commercio può esentare le imprese alluvionate dal diritto annuale di iscrizione, il Comune può e deve applicare minori addizionali e aliquote nei tributi locali (Tarsu, Imu e Irpef) o sollecitare la cancellazione della tassa dei fossi per gli immobili alluvionati.
Il Comitato da mesi “martella” istituzioni, media e parlamentari toscani affinché si rimuovano gli ostacoli e affinché nessuno possa immaginare che solo il tempo provvederà a far cadere tutto nell’oblio. Oggi attraverso l’azione di alcuni parlamentari più sensibili si stanno raccogliendo alcuni timidi frutti di attenzione dal Governo. Abbiamo detto che sosterremo e sosteniamo l’Amministrazione in un percorso condiviso di
scelte e per la ricerca di una maggiore efficacia nei risultati.
Chiediamo in un rapporto paritetico con l’Amministrazione più informazione e partecipazione.
Per questi motivi, per segnalare la lentezza e l’incongruenza degli aiuti, dati ad alcuni, escludendo altri ma tassando rigorosamente tutte le vittime dell’alluvione, il giorno sabato 29 settembre abbiamo deciso di invitare i cittadini campesi a restituire, come atto simbolico di protesta, i propri certificati elettorali; ciò per manifestare il disappunto della popolazione residente a Comune, Provincia e Regione e alla stessa silente
opposizione consiliare comunale, che nulla ha proposto e niente ha detto pubblicamente a riguardo dei tanti problemi sorti dopo il 7 novembre 2011.
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Il Coordinatore
Alessandro Gentini [/COLOR]
