Il turista straniero che sale sul monte Capanne con una moderna cabinovia , che trova un bel bar , un ristorante, molta altra gente, un panorama mozzafiato, pensa di essere in un paese civile , magari immagina di essere nel suo paese e non pensa minimamente che l'Italia รจ il paese delle banane, dove si improvvisa tutto , turismo compreso. Alla vista del cartello che indica Pomonte, guida tedesca alla mano che recita "due ore di marcia- difficoltร media" alle 16 di un pomeriggio di inizio settembre col sole in alto e una bella giornata non ci pensa due volte a scendere a piedi. Sarร un turista sessantenne , magari un camminatore esperto ma non troppo allenato e non immagina certo che i sentieri sono distrutti dai cinghiali, che sono mascherati e occupati dai rovi, che i cartelli non esistono puiรน distrutti dai vandali o dal tempo non puรฒ pensare che dalla sommitร in poi sarร in balia di se stesso come se fosse sul monte Bianco in un gelido mese di gennaio con la nebbia e si perde. Allora partono i soccorsi , elicottero, protezione civile, carabinieri , guardie forestali ertc etc con costi esorbitanti per la comunitร Ma chi fa questo tipo di turismo e chiama la gente sul Capanne non si rende conto che mette a repentaglio la vita dei turisti e anche delle forze dell'ordine chiamata per soccorrerli? Possibile che nessuno capisca che con il costo di un recupero si cambiano tutti i cartelli, si pitturano i sassi per indicare la strada e si sistemano i sentieri? Non รจ questo il modo di fare turismo, il turismo รจ una attivitร che richiede professionalitร e questi respรจonsabili/irresponsabili sono dei principianti pericolosi, costosi ed inesperti . Forse sarร meglio mettere dei cartelli sul Capanne con scritto: "pericolo non scendere a piedi , usare la cabinovia " .
