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NO, NON SONO FIGLI di UN DIO MINORE “Gli alunni Elbani sono figli di un Dio minore” questo riportava uno striscione posto, come molti altri, all’ingresso della media Giusti di Marina di Campo. Stamani, 1° giorno di scuola, l’entrata degli studenti è stata ritardata di 30 minuti (continuerà anche domani e dopodomani) per protestare contro i tagli alla scuola Elbana facendo mancare gli insegnanti di sostegno, presidi e personale di segreteria rendendo ancora di più insicura l’istruzione di quegli alunni che per motivi diversi non hanno l’immediata capacità di apprendimento. Io ero lì a partecipare alla gioia e alla serenità di quei ragazzi che si ritrovavano dopo le vacanze estive, ma anche a spartire le preoccupazioni di quei genitori che nella scuola non vedono, come speravano, un futuro scolastico che possa preparare alla vita i propri figli. Mentre manifestavo con Loro, nel mio intimo provavo vergogna per la situazione di assoluta incertezza economica e politica che noi della nostra generazione abbiamo lasciato in eredità ai nostri figli e nipoti. Signori Politici, i balli di piazza, le manifestazioni canore, le sfilate, le prove del cuoco sono poca cosa se raffrontati ai veri problemi che un genitore deve sostenere quando ha dei figli in età scolastica. Mi auguro che il consiglio d’istituto della Giusti, possa coinvolgere altri organismi di altri istituti del territorio Elbano alfine di allargare la protesta per ottenere il diritto all’istruzione dei nostri ragazzi non facendo credere Loro di essere figli di un Dio minore perché nostro Signore crea gli uomini tutti uguali ma a cambiare molti personaggi ci pensano l’avidità, l’ignoranza e l’arrivismo che li privano di onestà e dignità e cultura. LA CULTURA PUO’ FAR PAURA. Francesco Semeraro.