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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 29 Agosto 2012 alle 13:08
ACQUA POTABILE E CRISI ESTIVA Ringrazio vivamente il Sig. Battistini per la sua nota 46154 del 29.08.2012, che ho molto apprezzato per obbiettivitร  e competenza. Io non sono affatto esperto delle rocce, posso perรฒ raccontare alcuni fatti reali. Dopo che, grazie alla lungimiranza di alcune associazioni elbane tra cui campeggiatori, albergatori, Elba 2000, nonchรฉ politici e tecnici elbani, avevo presentato il mio progetto all'hotel Airone di Portoferraio, i suddetti avevano chiesto l'aiuto dell'allora ministro Lunardi cioรจ di colui che delle gallerie rappresenta il non plus ultra non solo in Italia. Il ministro, tramite il suo segretario generale ing Focaracci (tra l'altro direttore della rivista Patron Editore "Gallerie e grandi opere sotterranee" sul n. 75/2005 della quale รจ pubblicato il mio progetto) ha preso contatto con mรจ e con le autoritร  elbane mandando sia a casa mia che all' Elba un ingegnere specialista al fine di accertare la fattibilitร  dell'opera prima ancora di muovere un dito. Oltre a ricevere tutta la numerosa documentazione che avevo raccolto, detto ingegnere ha fatto numerosi sopralluoghi all'isola e alle cave di granito raccogliendo documenti e campioni di materiale che ha portato ad analizzare da laboratori competenti. VI hanno fatto seguito una relazione ed un preventivo di spesa i quali, tenuto conto sia delle difficoltร  di avanzamento dello scavo, sia dei risultati di gestione acquedottistica e sia del ricavato dai materiale di risulta dello scavo in roccia, erano tanto positivi da far deliberare la Comunitร  Montana dell'Elba per lโ€™esecuzione in anteprima del necessario studio di fattibilitร . Ovviamente di tutta la documentazione io possiedo copia che, se richiesto, posso esibire. Per quanto riguarda mรจ personalmente vorrei dire alcune cose importanti. La prima: - ciรฒ che si dovrebbe fare, ovviamente dopo le necessarie analisi, sondaggi e studio di fattibilitร , non sarebbe un'opera grandissima ma solo una piccola parte atta a definire realmente le condizioni sia costruttive che di esercizio e tutto ciรฒ per confermare o meno se sia questa la strada giusta. La seconda : - l'acqua potabile accumulata nella galleria non entra mai in contatto con la roccia essendo il manufatto protetto internamente da rivestimento studiato per la salvaguardia sia dal punto di vista statico e sia da quello di protezione da inquinanti esterni di qualsiasi tipo con calcestruzzi, vernici ed altri ritrovati che auspico di efficacia. La terza: - riguarda lโ€™ubicazione della galleria che non รจ vincolata in nessun modo ma puรฒ seguire un tracciato scelto in modo da evitare eventuali aree piรน pericolose. La quarta: - Per quanto riguarda la salubritร  dell'acqua c'e da tener presente che le sorgenti del Capanne e zone limitrofe, da anni sfruttate per alimentare gli acquedotti, attraversano la roccia con la quale entrano da anni in contatto diretto senza che mai si siano riscontrati inconvenienti come quelli da lei elencati tenuto presente che i tempi di contatto di detta acqua sono lunghissimi essendo le sorgenti ovviamente alimentate da ampie sacche sotterranee in grado di far durare la portata in uscita dalle sorgenti stesse per mesi e mesi anche senza pioggia Per ultimo: - io sostengo una cosa determinante!: la soluzione del problema idrico elbano deve per forza derivare da un grandissimo serbatoio per acqua potabile e, vista la impossibilitร  di farlo in superficie non resta altro che farlo nel sottosuolo e non รจ detto che debba proprio essere la mia galleria a realizzarlo. Ci sono stati in precedenza altri progetti validi; tra tutti spicca quello del prof. Megale di Pisa che prevedeva un serbatoio ricavato nella piana di Marina di Campo tramite diaframmi di impermeabilizzazione. Vedo soltanto che la galleria ha mille vantaggi rispetto gli altri. Vede Sig. Battistini la tragedia รจ unโ€™altra e precisamente quella che si pensa a tuttโ€™altre soluzioni al di fuori di quella atta a risolvere il problema. Questโ€™ultima consiste solo e soltanto nel poter disporre di una portata grandissima di acqua potabile ma per un periodo molto breve, portata che puoโ€™ dare solo una grandissima capacitร  di invaso. Ci sarebbe ro tante altre cose da dire. Ma mi dica che se ne faranno dellโ€™impianto di desalinizzazione giร  deciso che darร  una portata continua d 60 l/sec quando nellโ€™ora di punta ne occorrono dieci volte tanto? E poi finito il periodo estivo di punta, quando lโ€™Elba sarร  invasa da enormi volumi idrici tanto da esserne allagata ed i consumi degli acquedotti saranno al minimo cosa si fa del desalinizzatore? Non sarebbe meglio spendere subito i tre milioni e mezzo del desalinizzatore per fare sondaggi e studio della soluzione da scegliere e fare una prima parte anche piccola del futuro serbatoio? Ancora grazie. Ricambio i saluti, grato se vorrร  dar seguito con la competenza che la distingue.
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