Caro Elbano,
tu sai che io sono sempre stato favorevole ad una forma coordinata delle amministrazioni elbane, ma solo per regioni prettamente organizzative e di ottimizzazione delle risorse, non certo per quei fini politici di cui tu parli.
Man mano che passano i mesi di lettura di questo Blog, mi sono oramai convinto che allโElba non passeraโ mai una qualsiasi ipotesi di coordinamento delle risorse: niente Comune Unico, niente Unione dei Comuni, niente gestione Gestione Associata del Turismo, niente di niente. Lโelbano-tipo rifiuta tutto cioโ che puoโ sembrare una imposizione dallโalto, soprattutto se viene dal continente; vive in una sorta di anarchia permanente.
Ora che eโ finita la โstagioneโ mi posso immaginare i suoi (elbano-tipo) pensieri: โfinalmente i turisti si sono levati di torno โฆโ, lui torna al suo orto, alle sue galline e conigli, alla sua vigna, alla campagna, alla caccia ed alla pesca. I โcasiniโ estivi sono volati via oltre lo stretto e quindi tutti i problemi dellโemergenza connessi, fincheโ non arriveraโ la prossima โฆ stagione. La pensione o lโindennitaโ di disoccupazione, anche se minime, permetteranno di sopravvivere un altro anno.
Siamo noi, caro Elbano, che non abbiamo capito nienteโฆ; io mezzo-sangue, percheโ nato allโElba da genitori elbani, ma cresciuto in continente, di fronte ai problemi della nostra isola ora sto perdendo ogni certezza. Non eโ che loro hanno capito da sempre come gira il mondo e noi โฆ siamo diventati dei marziani con tutti i problemi connessi al โvillaggio globaleโ?. Piuโ ci penso, piuโ mi colpisce in particolare la loro filosofia di sempre: io arrivo alla mia isola sognata dopo mesi di duro lavoro e loro, parenti e amici, che ti dicono dopo che ti hanno abbracciato e baciato? Ti dicono โโฆ quando te ne vai?...โ.
Caro Elbano, sbagliamo noi o sbagliano loro? Non lo so.
Dante.
