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Luciana Gelli da Luciana Gelli pubblicato il 24 Agosto 2012 alle 11:58
[SIZE=4][COLOR=darkred]Non roba da Terzo mondo, ma da Regione Toscana. [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=darkblue]Ci sono volute 6 ore e 28 per arrivare da Portoferraio a Roma. Di che turismo parlano i nostrani ciarlatani? [/COLOR] Toremar โ€“ Moby โ€“ Tiemme e Trenitalia sono soggetti negativi dellโ€™economia dellโ€™Isola dโ€™Elba e della vita degli elbani. Nella stazione ferroviaria di Piombino marittima la biglietteria รจ sempre chiusa, quindi non si possono comprare i biglietti nรฉ si possono chiedere informazioni. Noi elbani, a nostre spese, abbiamo imparato che quasi mai si puรฒ pendere il treno per arrivare a Campiglia ma che si deve aspettare lโ€™arrivo di un pullman. Ma il turista, specialmente se non italiano, non lo sa, puรฒ non aver comprato il biglietto allโ€™Elba, e gira a vuoto come impazzito per il porto di Piombino. Finalmente allโ€™ultimissimo minuto arriva il pullman che, particolarmente nellโ€™estate, non riesce nemmeno a prendere tutte le persone poichรฉ insufficientemente capiente. Poi, oltre alla fermata della stazione di Piombino ne fa altre urbane, quindi non di pertinenza di Trenitalia. Come se ciรฒ non bastasse, spesso i conducenti si fermano su richiesta e mentre guidano conversano con le persone o al cellulare. Tutto questo fa sรฌ che arrivati in ritardo alla stazione di Campiglia, il treno che si sarebbe dovuto prendere รจ giร  partito. Allora si deve rincominciare tutto da capo; sportello quasi sempre chiuso o comunque personale fantasma. A chi chiedere come, quando proseguire? Tutto questo accade anche per il percorso inverso e cioรจ da Campiglia a Piombino Marittima. Anche oggi 23 agosto 2012, come giร  altre volte, alcune amiche e amici sono partiti da Portoferraio alle ore 10 con la Toremar (per non rischiare, dato che la nave a volte porta ritardo) in modo da prendere il pullman delle 12.23 che dovrebbe arrivare a Campiglia Marittima alle 12.45 per poi prendere il treno che parte alle 12.53 da Campiglia e arriva a Roma Termini alle 15.45. Ma la signora conducente del pullman รจ partita alle 12.29 e inoltre, durante il percorso, ha effettuato fermate non regolari ma a sua discrezione. Ovviamente le persone hanno perso il treno. I viaggiatori, pur di proseguire verso il punto di arrivo, hanno dovuto spendere ulteriori 14 euro per prendere la FRECCIA BIANCA. Cosรฌ oltre alla beffa hanno subito un danno economico ulteriore per non parlare degli impegni persi e del disagio (fra di loro cโ€™era una persona malata). Come e quando questi danni verranno riconosciuti e risarciti? Questo non รจ un modo normale di far viaggiare! In questo dei trasporti, come per tante altre cose, gli elbani beccano un bel poโ€™ di bastonate, senza mai reagire con forza, solo pronti a borbottare. Va fatta unโ€™accorata critica a quei cervelli di Toremar, Moby, Trenitalia, Tiemme, che non hanno saputo organizzare orari che fossero fattibili in coincidenza tra navi-treni (o pullman). Eโ€™ intollerabile che lโ€™uso dei cosiddetti mezzi di emergenza diventi la quotidiana forma, come il soccorso al posto delle cure nel nostro ospedale, cosรฌ come il pullman utilizzato giornalmente al posto del treno tra Piombino e Campiglia Marittima. Non puรฒ continuare cosรฌ, bisogna dire basta a questo sistema che, come al solito, pesa gravemente sulla vita e lโ€™economia delle persone. Tutto ciรฒ va con forza denunciato. Trenitalia emette il biglietto che i viaggiatori acquistano e pertanto questi devono viaggiare su treni (e le navi devono essere in coincidenza con questi) e le biglietterie devono essere aperte per svolgere il loro servizio al pubblico. Luciana Gelli
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