Lettera aperta al Sindaco di Portoferraio Roberto Peria.
Caro Roberto negli scorsi anni, ci siamo trovati spesso insieme in difesa dellโElba e dei suoi abitanti. Alcune volte abbiamo discusso, anche duramente, ma alla fine lโinteresse per la nostra isola ci univa. Abbiamo ottenuto una vittoria esaltante, con la questione dei tralicci, una faticosa ma buona resistenza nella questione ancora tutta aperta dellโospedale, e a mio parere, una sonora sconfitta per il discorso To.Re.Mar, e presto si vedrร il costo che pagherร tutta la nostra gente. Tutte queste battaglie avevano ed hanno un denominatore comune, decisioni prese fuori dallโElba, per interessi lontani dalla nostra isola, su tavoli che a volte non ci hanno fatto nemmeno sedere. La debolezza dellโisola frammentata, divisa indebolisce ogni lotta, e questo in parte giustifica le sconfitte, ma motiva maggiormente la realizzazione del comune unico dellโisola dโElba. Detto questo, voglio catturare la tua attenzione su cosa mi รจ successo domenica. Ho incontrato degli amici che lavorano ai cantieri E.S.A.O.M. Mi dicono con tono molto preoccupati che, martedรฌ 21 agosto 2012, la tua giunta approverร una variante, giร approvata in commissione (con la latitanza forse politica della minoranza), che in sostanza ridurrร la lunghezza delle barche ormeggiabili dentro il cantiere dagli attuali 35 ai prossimi 24 metri. Secondo loro, questo ridurrร di molto le capacita del porto cantiere, e la perdita di una buona parte dei 400 addetti, previsti dal piano industriale dellโE.S.A.O.M. Il danno in termini economico commerciale per lโElba varia in meno entrate fra 5 ai 7 milioni di euro lโanno con oltre i ยพ in inverno. Io non voglio credere che tutto ciรฒ sia reale, in questo caso non sono interessi e persone fuori dellโisola a limitare lo sviluppo della nostra terra, ma che il freno รจ elbano, il personaggio politico piรน rappresentativo, il sindaco di Portoferraio, Roberto Peria. Per la stima che ho della tua persona, credo che tutto ciรฒ sia frutto di un equivoco, e in realtร la tua giunta boccerร , senza nรฉ se nรฉ ma questa variante. Mi chiedo, nellโinteresse di chi o di che cosa, si possa prendere una decisione che limiterebbe Portoferraio favorendo i vari porti sulla costa esistenti, o in realizzazione (vedi Poggio Batteria di Piombino), tutti porti con limiti ai 60 metri. Si farร sviluppare il cantiere di Piombino a danno di quello di Portoferraio? Vedremo panfili circondare le nostre coste per godere del nostro mare e poi via a fare i lavori a Piombino? Saremo scippati ancora una volta di posti di lavoro per gratificare gli esponenti politici della Val di Cornia? Oppure, come abbiamo giร affermato in passato: il Water Front, presentato ai cittadini come una passeggiata e uno spazio da vivere, sia in realtร , il piazzale, un mega parcheggio per favorire un accosto a traghetti piรน grandi, permettendo agli armatori di diminuire le corse e fare piรน utili (come fra lโaltro sta giร accadendo). E lo specchio dโacqua dalla banchina dellโalto fondale fino al molo massimo diverrร un porto turistico per mega Yacht. Poi magari si concede a quattro soldi a qualche azienda della Versilia insieme alla darsena e alla Gattaia trasformata in Yacht Club, un grande approdo per mega barche per arricchire qualche amico del continente, mentre Portoferraio e lโisola si vedranno privare ancora una volta le risorse per dare un futuro ai propri giovani. Il lavoro รจ dignitร il lavoro รจ vita.
Florio Pacini
