[SIZE=4][COLOR=darkblue]SANITAโ- Rimettiamo la palla al centro, per favore [/COLOR] [/SIZE]
di Sergio Bicecci
Abbiamo la piattaforma funzionante e abbiamo lโelicottero, รจ una buona cosa da collocarsi nel contesto di una deprecabile politica messa in atto nei confronti della Sanitร elbana. Abbiamo letto la notizia e viste le foto degli atterraggi, delle prove diurne e notturne e la conseguente entrata in funzione del servizio. Eโ la dovuta contropartita pagata dalla Regione Toscana per avere ridotto il nostro Ospedale, non ostante il valido lโimpegno del personale tutto, a meno di un pronto soccorso del continente. Ciรฒ che lascia perplessi รจ lโenfasi con la quale da alcune parti si รจ cercato di trasmettere a noi poveri elbani tale evento. Infatti la realizzazione non garantisce ne garantirร mai una sicurezza per la nostra salute. Vorrei provare a trasmettere ciรฒ che penso in proposito: Se non avessimo avuto, per gentile concessione la piazzola di atterraggio, il paziente giร ospedalizzato avrebbe dovuto essere trasportato, come fino a qualche giorno fa, alla piazzola dei cimiteri o nel peggiore dei casi allโaeroporto di Marina di Campo, per procedere poi al ricovero in altri ospedali. Sicuramente con un ulteriore disagio per il paziente stesso e con un ampliamento dei tempi di trasferimento. Stiamo parlando, perรฒ, di un range fra 10 e 20 minuti, importanti, ma che rappresentano ben poco nella tempistica totale, valutabile in ore, alla quale siamo e saremo costretti a sottostare. Il danno quindi alla nostra salute rimane, perchรฉ troppo รจ il tempo che trascorre in attesa dellโelicottero e il trasferimento del paziente in Centri specializzati, in particolare qualora ci trovassimo di fronte a danni cardiovascolari e cerebrali o a politraumatizzati. Piรน di un anno fa ho scritto le stesse cose ed ho citato autorevoli fonti che a loro volta lamentavano come i minuti possono determinare la vita o la morte di un paziente o, nel migliore dei casi, riportare un danno maggiore dovuto al siffatto dilatarsi dei tempi di intervento. Quindi la tempistica รจ la difficoltร da abbattere e superare. In una lettera aperta del 30 agosto 2011 indirizzata alla dott.sa Scaramuccia, allora assessore alla sanitร regionale, dal momento che essa stessa promise un secondo elicottero, chiesi che questo fosse tenuto stabilmente allโElba. Questo era allora ed รจ oggi lโunico vero modo per abbattere del 50% il tempo di intervento ed รจ lโunico modo per tentare di evitare a noi poveri sudditi eventuali ulteriori danni alla salute. Ovviamente la richiesta rientra fra le cose fantastiche e non ricevibili, ma noi utenti dobbiamo comunque renderci conto di come effettivamente stanno le cose e quale sia il prezzo che stiamo pagando. Viene da chiedersi perchรฉ accade tutto questo e per di piรน in una isola, dove proprio per problemi logistici e meteorologici dovrebbe essere garantita una maggiore autosufficienza. Ci dobbiamo domandare perchรฉ proprio a noi viene sottratto lโindispensabile quando sappiamo che nella costa, a noi di fronte, nel raggio di una ventina di chilometri, troviamo ospedali tutti qualificati in Livorno, Pisa, Lucca, Pontedera, Viareggio e anche Cecina. Non vogliamo togliere niente a chicchessia , non ci riusciremmo, ma perchรฉ solo noi dobbiamo versare sangue?, non รจ un modo di dire! Si dice che la piattaforma di atterraggio sia costata fra i 4 e 4,5 milioni di euro, cioรจ 8 o 9 miliardi di lire di anni fa. Quanti servizi medici in piรน avremmo avuto ? Cito ad esempio la rianimazione. Dobbiamo anche chiederci, noi elbani tutti ed in primo luogo i nostri Sindaci, โ al di lร dei tagli del governo, arrivati dopo, il nostro destino sarebbe stato lo stesso se negli ultimi 10 o 12 anni, la Regione non avesse prodotto un profondo rosso nei bilanci delle varie ASL della Toscana?โ. Dovremmo avere capito che vige ancora la legge del piรน forte ma ciรฒ di cui dobbiamo veramente rammaricarci รจ la nostra apatia, lโincapacitร o peggio ancora lโindifferenza. Nessuno ci rappresenta, siamo soli e non sappiamo difendere i nostri sacrosanti costituzionali diritti di uguaglianza perdendo cosรฌ anche la dignitร che รจ quellโirrinunciabile valore che appartiene allโuomo.
Sergio Bicecci
