Dei fatti di Portoferraio
La piazzola dell’elisoccorso è stata dichiarata in servizio (anche se non c’è stata alcuna cerimonia d’inaugurazione: fatto assai strano visto che per un l’attivazione di un misero quadro elettrico in calata si sono scomodati addirittura il sindaco ed il parroco!). Dobbiamo comunque essere soddisfatti e piace pensare che a questo risultato abbia dato il suo piccolo contribuito anche l’opinione pubblica mediante una pressante campagna stampa, perciò proseguiamo nella lista delle “incompiute” della Amministrazione cittadina.
Il Forte Falcone. Bene l’intervento di recupero, bene l’inaugurazione in gran pompa dell’anno scorso, ed adesso? E’ tutto chiuso, sprangato ed inaccessibile fin dalla strada, fuori dalla fruibilità di chiunque. Sono stati spesi tanti soldi, è una meta appetibile e richiesta dal turismo e l’amministrazione lo tiene chiuso senza prendere impegni precisi sul suo futuro utilizzo. Non solo, ma ne abbandona anche la necessaria manutenzione, ad esempio tutta la sua cinta esterna che è totalmente abbuiata. Chi ha memoria si ricorderà come pochi anni fa esistesse un impianto di illuminazione dal basso, molto accattivante sotto il profilo estetico del paese. Che fine ha fatto? Anche quella era stata realizzata con soldi pubblici. Sicuramente per questo sindaco e questa giunta la manutenzione non esiste, è stata cancellata la parola stessa dal loro vocabolario. La Villa dei Mulini? Si restaura, si prevede la fine dei lavori a giugno, ed oggi chi passa di là vede un cantiere fermo: sono ferie lunghe? Il Sindaco doveva intervenire sulla stazione appaltante per esigere (dico proprio così: “esigere”) una rapida ultimazione dei lavori, comunque prima della stagione turistica. La Gattaia? Peria voleva proseguire i lavori senza stop estivi, la Provincia era contraria, e chi l’ha spuntata? La provincia naturalmente, senza che il sindaco e la giunta abbiano obiettato alcunchè. Così abbiamo un “porcile” (mi si perdoni l’espressione forte a cui non sono aduso, ma è la più consona alla descrizione del cantiere) in primo piano turistico per tutto il mese di agosto proprio sotto gli occhi dei croceristi appena sbarcati. La piazza Gramsci? Bene, è stata rifatta: ma la fontana dove è, e quando verrà ultimata? Serviva per la stagione turistica, ovviamente, non dopo… E l’illuminazione delle strade? Sindaco , la invito a lasciare per un giorno i suoi progetti faraonici per andare su per la salita Napoleone e fino alla Villa dei Mulini e le Viste di notte. Sembra di essere tornati nel dopoguerra: un buio da far paura che dissuade chiunque, portoferraiesi compresi, a recarvisi se non per stretta necessità. Ma forse è proprio ciò che vuole la giunta di maggioranza: desertificare Portoferraio. E che dire dell’acqua che manca? E’ già stato detto molto al riguardo. Siamo ben coscienti che c’è una grave crisi idrica in atto, ma il Sindaco deve difendere i suoi cittadini e non l’ASA. Non l’ho ancora visto esporsi pubblicamente contro l’ASA per obbligarla ad informare pubblicamente la cittadinanza con gli opportuni mezzi (manifesti, audio vetture) circa gli orari di somministrazione del prezioso liquido. No, nessuno ne sa niente, né quando viene né quando va via né per quanto tempo, e il Sindaco ….silenzio! Forse l’ASA è del partito di governo locale e non si può criticare? Ed intanto quanti turisti, linfa vitale dell’economia elbana, se ne vanno pensando di cambiare meta nei prossimi anni.
Tutto converge nel dimostrare che a questa Amministrazione non interessino per nulla le sorti di Portoferraio (che a buona ragione inizia ad essere nota come Mortoferraio).
Portoferraio ha bisogno urgente di un ricambio totale di gestione, non deve essere salvato niente e nessuno, bisogna rinnovare persone e mentalità per attirare i grandi capitali ed imprenditori privati che con un grande sforzo realizzino, a fronte di un giusto guadagno, tutto ciò che da anni non viene più fatto sotto questa Amministrazione. Ma forse questo modo di procedere entra in conflitto con le direttive di governo regionale: il capitale privato è diabolico e recalcitrante ad essere controllato e perciò: “vade retro satana”. Piuttosto che accettarne una sua costruttiva partecipazione nella gestione del nostro magnifico paese-fortezza si preferisce affondare il paese con tutti i suoi abitanti: proprio ciò che sta accadendo.
Alberto Nannoni
