[SIZE=4][COLOR=darkblue]Montecristo: il Brodifacoum non avrebbe dovuto essere usato. [/COLOR] [/SIZE]
L’impegno del Consigliere comunale Carlo Gasparri per la tutela dell’Isola di Montecristo prosegue e questa volta, nonostante le polemiche e le strumentalizzazioni degli ambientalisti, il consigliere vanta dalla sua parte un autorevole “alleato”.
Infatti, il Ministro della Salute, Prof. Renato Balduzzi, nella risposta scritta all’interrogazione parlamentare sulla derattizzazione dell’Isola di Montecristo, afferma inequivocabilmente che “il principio attivo utilizzato è a rilevante persistenza ambientale e di scarsa degradabilità” e che il Brodifacoum “non avrebbe dovuto essere utilizzato senza i prescritti contenitori, secondo quanto previsto dal citato art. 1, comma 6, dell’ordinanza ministeriale, ma sarebbe stato opportuno l’utilizzo di un principio attivo alternativo, altrettanto efficace ma meno dannoso per l’ambiente e gli animali”. Ma l’azione del Ministro non si ferma alla semplice constatazione dei fatti, pare infatti che abbia intrapreso “le necessarie iniziative richiedendo all’Ente esecutore del progetto di motivare la scelta del brodifacoum, contravvenendo a quanto espressamente disposto dall’Ordinanza Ministeriale, nonché l’invio di copia del verbale di chiusura delle operazioni, provvedendo altresì a informare formalmente la competente Procura della Repubblica dell’intera vicenda”.
“Una bella vittoria - afferma Gasparri - che ripaga delle molte offese e provocazioni. Anche gli scienziati sbagliano e quelli che hanno cantato vittoria contro l’ignoranza e l’arretratezza scientifica, forse non sono più scienziati ed esperti dei loro interlocutori”.
Questa volta, infatti, non si tratta delle congetture di accaniti antiparco, né di timori infondati: la massima Autorità sanitaria conferma quanto sempre affermato da Gasparri e condanna l’utilizzo del tipo di veleno scelto dal Parco e dal Corpo Forestale dello Stato per la derattizzazione dell’Isola di Montecristo.
Ora, occorre accertare anche la responsabilità del Comune di Portoferraio che, secondo la Legge Regionale Toscana 39/2001, avrebbe dovuto autorizzare l’intervento indicando anche il tipo di veleno da usare. Pertanto, per la prossima seduta del Consiglio Comunale, Gasparri ha presentato una nuova interpellanza per verificare quali azioni siano state intraprese dall’Amministrazione e soprattutto, alla luce della posizione del Ministro della Salute sul tipo di veleno lanciato sull’Isola di Montecristo, come si intenda agire per la bonifica.
