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Veritas da Veritas pubblicato il 13 Agosto 2012 alle 11:06
[SIZE=5][COLOR=indigo]Legambiente, all’Elba, non esiste.[/COLOR] [/SIZE] Esiste Umberto Mazzantini, potente factotum supportato da qualificate amicizie altolocate, da una decina di sodali più o meno validi, ma sempre passivamente acritici, da un organo ufficiale di stampa in ambito locale, da un altro, purtroppo rilevante, quotidiano online di informazione ambientale per il quale lo stesso Mazzantini lavora a tempo pieno (stabilendo ovviamente non solo il “taglio” di qualsivoglia articolo riguardi l’arcipelago, ma anche gli eventuali “tagli” veri e propri). Quella che si autodefinisce come “la più attiva, diffusa e influente associazione dell’Arcipelago Toscano” è in realtà una one-man band, che se la canta e se la suona ormai da anni, allergica al confronto, supponente e autocelebrativa. Proviamo a entrare nel sito ufficiale: il Direttivo che ci viene proposto è ancora quello del 2003, con Anselmi Presidente, la compianta Ornella Casnati, e poi Fasola, Franceschetti, Gambelunghe, May, la Neri, Tozzi (quello dei cani, non il picozzaro), Volpini, Zendri di Giannutri, GM Gentini, Marzia Fratti. Davvero incredibile che chi passa le giornate a redarre articoli e a scrivere comunicati non abbia mai trovato cinque minuti per aggiornare il proprio stesso sito. Forse perché al “portavoce” basta portare la sua, di voce. Infatti un “nuovo”, e come ci dice Elbareport, ovviamente “tostissimo” Direttivo è nel frattempo entrato in carica, nel 2008: escono i mollaccioni Fasola, Franceschetti, Gambelunghe, May e Gentini e vengono sostituiti dai ringhianti Rossella Barbetti, Cocchia, Paolo Gasparri e Marlis Moertter. Chi sostituirà il dimissionario Ansemi alla Presidenza del Circolo? Boh, noi non siamo riusciti a trovare nessun articolo al riguardo. Forse anche un Presidente è inutile, quando c’è già un Portavoce. Ma le cronache ci dicono che il Supremo è ormai pronto per altre cariche, ben più degne di cotanto Genio: il 6 novembre 2011 è infatti in programma in Congresso Plenario, e udite udite, “ il portavoce Umberto Mazzantini chiederà di essere sostituito alla guida del Circolo con l’elezione di un Presidente e proporrà un forte rinnovamento del Direttivo anche per far spazio ai molti nuovi soci che negli ultimi anni hanno preso la tessera di Legambiente.” “per il Circolo è arrivato il momento di crescere e di affrancarsi dalla mia ingombrante presenza. Le forze e le capacità ci sono ed io, come dirigente regionale e nazionale, sarò comunque sempre presente e mi dichiaro fin d’ora disponibile a fare da portavoce ed addetto stampa, se i nuovi presidente e direttivo del Circolo lo riterranno opportuno”. Come dire: mi dimetto, ma badate che comando sempre io. Berlusconi che lascia ad Alfano, insomma. Peccato che anche stavolta non escano, nemmeno sulle paginette elettroniche di Elbareport, notizie circa i risultati di quell’oceanica adunanza di nuovi, scalpitanti soci pronti a rilevare lo stanco condottiero. Si deve arrivare ad aprile per rileggere di una “riunione di Legambiente del pomeriggio del 22 aprile che avrebbe dovuto eleggere il nuovo direttivo del circolo”. Che purtroppo, causa malore di un socio, viene annullata. Rimandata a quando? Aspettiamo notizie: Mazzantini, come è noto, non si abbassa a leggere Camminando per ragioni di igiene mentale, ma forse il portavoce del portavoce potrebbe illuminarci. Perché, diciamocelo chiaro: un Mazzantini che veleggiasse verso altri, superiori e ci auguriamo per lui magari pure ben remunerati lidi, sarebbe davvero una gran festa per l’Arcipelago. Da un lato, perché è innegabile che la tutela ambientale è fondamentale per tutti, e uno scassaghiande di tal calibro potrebbe, in ambito nazionale, far certamente bene al Paese; dall’altro, perché forse, finalmente, potrebbe terminare questa tortura che ci vede, sempre e comunque, finire dipinti dai media nazionali come se fossimo i soli e più feroci distruttori di biodiversità, cementificatori di coste, bracconieri di foche monache, chiuditori di sentieri e infanticidi di Berte. Chissà mai che da quel giorno, ammesso che arrivi, anche Legambiente possa diventare una pedina davvero utile e costruttiva, magari per risistemare l’ormai cadente Santuario delle Farfalle, magari per contribuire a per beccare sul fatto i bracconieri di terra e di mare, senza sbattere via 150mila euri per gli spenti radar tozziani... o per poter liberamente parlare e discutere, anche di come stanno le capre a Montecristo, o di quali siano i confini che la legge impone sulle chiusure di sentieri privati o sulle area demaniali rubate (purtroppo legalmente) all’uso pubblico. Senza che per la gloria di uno solo si faccia passare una cacata di piccione per un bombardamento al napalm. Saluti. (tutto quanto detto è verificabile sul sito di Legambiente AT, sulle loro pagine FB, negli archivi di Elba Oggi e Elbareport. Se le notizie che a noi sono risultate introvabili fossero invece state pubblicate, chiediamo fin da ora perdono, pronti a coprirci il capo di cenere. Ma aspettiamo i link…)
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