Il Piano Regolatore Portuale e le Varianti al Piano strutturale e al Regolamento urbanistico comunali contengono il nuovo scenario di riferimento per Marciana Marina e il suo porto, aggiornato alla legislazione nazionale e regionale, al Piano di Indirizzo Territoriale approvato con D.C.R. n.72/2007, al Piano paesaggistico regionale adottato nel 2009, al Master Plan “la rete dei porti toscani”, parte integrante del PIT, e al Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Livorno. Gli strumenti comunali sopraricordati risultano coerenti anche ai principali Piani di settore della Regione, quali il Piano regionale di azione ambientale e il Piano regionale di sviluppo.
Con Delibera del C.C. n. 59 del 22.12.2009, il Comune di Marciana Marina ha promosso, ai sensi dell’articolo 21 della LRT 1/2005, l’avvio del procedimento per l’Accordo di Pianificazione finalizzato all’adozione alla variante al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico e del Piano Regolatore Portuale.
Contestualmente, è stato dato avvio al procedimento di Valutazione ambientale strategica e di Valutazione integrata, secondo le leggi vigenti a tale data, ossia nel rispetto della L.R.T. 1/2005 e del Regolamento n. 4/R del 9/02/2007, nonché del D.lgs 152/06 come integrato e modificato dal D.lgs 4/2008.
Nel 2009, dunque, il Comune avviava un procedimento unitario per la formazione delle varianti al Ps e al Ru e del Prp.
Era stato convenuto che oggetto dell’accordo di pianificazione potessero essere, contestualmente, pur se di diverso rango e riferiti a competenze diverse dei tre Enti, le varianti al Piano strutturale e al Regolamento urbanistico e il Piano regolatore del porto.
Fra marzo 2011 e marzo 2012 si svolgono le sedute della collaborazione fra strutture tecniche regionali, provinciali e comunali; quelle della Conferenza tecnica si tengono fra marzo e giugno 2012. Tutte hanno per oggetto gli elaborati delle Varianti al Piano strutturale e al Regolamento urbanistico e del Piano regolatore del porto.
Tuttavia, l’accordo di pianificazione disciplinato dalla LR 1/2005 (articoli 21 e seguenti) ha per oggetto solo gli strumenti di pianificazione, che, ai sensi della medesima legge, sono il Piano di Indirizzo territoriale regionale, il Piano territoriale di coordinamento provinciale, il Piano strutturale comunale.
Per il Regolamento urbanistico e sue varianti, se conformi al Piano strutturale, si segue l’art 17 della medesima LR 1/2005.
Per il piano regolatore del porto, che la LR 1/2005 assimila a piano attuativo, (comma 1 art 47 ter: il piano regolatore portuale è un atto di governo ai sensi dell'art 10 comma 1 che attua le previsioni degli strumenti della pianificazione territoriale, ossia Piano di indirizzo territoriale regionale, Piano territoriale di coordinamento provinciale, Piano strutturale comunale), si segue la procedura dettata dalla LR 1/2005 per i piani attuativi.
Pertanto, in fase conclusiva della Conferenza tecnica, viene convenuto che l’accordo abbia per oggetto solo i tre suddetti strumenti.
Il verbale di chiusura della Conferenza dà però atto che i tre Enti (Regione, Provincia e Comune) hanno visto tutti gli elaborati, sia di Variante a Ps che di variante a Ru che di Piano regolatore del porto.
Infatti, l’assessore regionale Marson ha potuto affermare, subito dopo la firma, e già traguardando l’attuazione degli interventi che sono contenuti negli strumenti fin qui richiamati (varianti a Ps e Ru, piano regolatore del porto), che “La previsione di riqualificazione del porto turistico di Marciana Marina si configura come disegno integrato che riconnette la nuova organizzazione dello specchio acqueo esistente con quella del fronte urbano che vi si affaccia. Ci attendiamo quindi che dall’attuazione di queste previsioni si possa determinare una maggiore qualità complessiva per Marciana Marina”.
Perciò, senza dover allungare i tempi, i procedimenti saranno tenuti distinti formalmente e paralleli, ma sostanzialmente uniti in perfetta coerenza.
Si potranno adottare, contestualmente alla Variante al Piano strutturale, anche la Variante al Regolamento urbanistico e il Piano regolatore del porto.
La contestualità permetterà a tutti di comprendere meglio gli interventi previsti e la configurazione del porto, soprattutto le relazioni con il lungomare, la sistemazione di quest’ultimo, il riordino della mobilità e della sosta; proprio come richiesto dalla programmazione regionale in materia.
Dunque, nessuna tutela, nessun ritardo e nessuna riapertura di procedimento.
Tutto procede, nel rispetto delle leggi e senza sorprese, e la firma dell’intesa è il primo passo concreto, così come ha affermato la Regione, con le parole dell’assessore Ceccobao: “Questa intesa preliminare all’accordo di pianificazione è il primo passo per consentire di mettere in moto investimenti e interventi che riorganizzino territorio, città e porto, e che rendano il porto di Marciana Marina, ancora più ricco di funzioni, attrattivo, accogliente, produttivo tutto l’anno. Marciana Marina ha bisogno di un porto più ampio, più qualificato, e certamente ben inserito nel contesto ambientale e paesaggistico.”
Il porto si farà, con la procedura che si sta svolgendo regolarmente e concretamente, non con le parole del Sindaco né della Regione, ma con la firma, che sigla l’intesa preliminare e apre ai passaggi formali negli organi competenti. Perciò è ora, dopo la firma, che gli atti saranno portati in Consiglio comunale, chiamato a intervenire in questa fase, secondo quanto dettato dalla legge.
Dispiace che il PD elbano e marinese queste cose non le sappia o faccia finta di non saperle. Tanto più che non gli mancano i mezzi e i riferimenti politici (assessore Ceccobao) per avere l'opportunità di scrivere con argomentazioni più corrette e sensate.
Andrea Ciumei
