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Marcello Meneghin da Marcello Meneghin pubblicato il 10 Agosto 2012 alle 13:24
ACQUA POTABILE ALL'ELBA? UN SOGNO E NIENTE PIร™ Sono numerosi gli interventi che nella stampa e nei blob locali lamentano gravi deficienze del rifornimento idropotabile di alcune zone dell'Isola ma non mi sembrano sufficientemente messi in risalto alcuni elementi, secondo me essenziali. Il primo, cui faccio un solo accenno perchรฉ ne ho giร  scritto piรน volte, riguarda il rischio igienico che sta correndo la popolazione stabile ed anche quella turistica e che non รจ preso nella giusta considerazione. Il secondo argomento che passa quasi sotto silenzio รจ il fatto che il destino immediato ed anche quello futuro, sono sostanzialmente in balia di un fattore cosรฌ aleatorio come il tempo atmosferico. Infatti per risolvere gli attuali (ed anche i futuri) problemi idrici dell'Elba uno soltanto รจ il rimedio ed รจ la pioggia abbondante. Ora pensare che l'intera economia e l'igiene pubblica siano funzione del caso mi sembra folle. Il terzo elemento, secondo me il piรน drammatico, รจ il seguente. Dai programmi esposti, dagli articoli di stampa, dalla realtร  di ciรฒ che sta accadendo, non si intravede ad un orizzonte anche molto lontano, assolutamente alcuna soluzione che abbia un minimo di attendibilitร . Faccio degli esempi che lo confermano. Quando alcuni mesi fa si sosteneva che un importante contributo positivo sarebbe derivato da nuovi pozzi, si forniva una prova inconfutabile di ignorare che la falda elbana nei periodi critici รจ soggetta a subire un calo di livello talmente drammatico da comprometterne lo sfruttamento, cosa che si sta puntualmente verificando in questo momento con i pozzi che aspirano acqua salata. Quando si afferma che la soluzione deriverร  dall' impianto di desalinizzazione dell' acqua marina, impianto giรก previsto per una portata di 60 litri al secondo, si ignorano totalmente i problemi che ne risulteranno ed inoltre si ignora scientemente che detta portata rappresenta meno di un decimo di quella che nei momenti di punta sarebbe necessaria. Pertanto anche nella migliore delle ipotesi il contributo della potabilizzazione dell'acqua marina sarร  solo la classica goccia che cade nel mare. Ma soprattutto quello che mi fa sostenere che il problema in argomento resterร  insoluto รจ il fatto che si ignora colpevolmente la realtร  dell'Elba la quale ha bisogno di moltissima acqua per un periodo brevissimo. Ignorare questo semplice e basilare concetto significa allontanarsi dalla via maestra per percorrere solo sentieri impervi e senza mai arrivare al traguardo. Infatti per ovviare alle enormi escursioni di fabbisogno idrico che caratterizzano l'Elba da una stagione all'altra c'รจ un mezzo ed uno solo: avere dei grandissimi depositi di acqua potabile (ripeto acqua potabile non acqua di pozzanghera) da riempire piano piano durante l'annuo per averli pieni e disponibili per soddisfare il brevissimo periodo estivo di elevato fabbisogno idropotabile. Ora, siccome si ricorre a tutti gli espedienti fatta eccezione di quello lapalissiano anzidetto che รจ il solo a rappresentare la soluzione vera, non resta che affidarsi, come sempre, a Giove Pluvio, tutto il resto รจ pura illusione. Ovviamente quanto scritto รจ solo il mio parere che, inascoltato, vado ripetendo da un decennio ma che finora trovato determinanti conferme nella realtร  dei fatti. Marcello Meneghin
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