Elba 2012, siam partiti nel 2002 con gli utili che sono via via diminuiti, come le presenze e i prezzi, per arrivare alle perdite attuali, con punte di calo rispetto al 2002 anche del 75-80%.
Gimmi Ori, vi invita cari amici elbani a leggere questo estratto del 26 novembre 2004 per rinfrescare la memoria, il rilancio dell'immagine dell'Elba, niente, progetti oltre il mare, niente, i prezzi dei traghetti sono raddoppiati, investimenti della regione toscana niente, e hanno smantellato tutti i servizi, ospedale compreso, e ora arriva la mazzata finale del comune unico con ulteriori tagli per la distruzione totale.
.«La crisi è più nera».
Ed è stato proprio Barbetti a contestare i dati della Regione: il calo, ha detto il commissario precisando che i suoi numeri sono calcolati sulle prenotazioni effettuate tramite agenzie, per l’Elba si è aggirato intorno al 38%. Insomma, un duro colpo assestato in una situazione già di crisi, per giunta, secondo la Regione, in «controtedenza» nel quadro del sistema turistico toscano che, con le eccezioni delle isole e della Versilia, sembra tenere. Le cause? Globali prima di tutto, ma non mancano gli aspetti specifici, a cominciare dai prezzi. A parlarne è stata l’assessore Cenni, che ha tenuto fuori questo argomento dalle pagine della relazione sulle “linee strategiche” del rilancio, ma lo ha riferito durante l’incontro con gli amministratori pubblici: indagini di mercato evidenziano la «percezione» tra i turisti, che all’Elba «non c’è più corrispondenza fra la qualità e il prezzo». Ovvero, scarsa qualità a prezzi elevati. Non nelle strutture ricettive ufficiali come hotel, pensioni e residence, che hanno tariffe in linea, se non più basse, rispetto ad altre località turistiche d’Italia, ma negli esercizi pubblici (ristoranti in primis) e nelle case di vacanza, un sommerso, questo, che anche per le associazioni di categoria deve emergere e sottostare ai livelli di qualità che poi sono un volano di promozione. E all’elenco dei prezzi eccessivi, gli albergatori hanno aggiunto quelli dei traghetti: troppo alti per vacanze sempre più brevi. Puntare sulla qualità. Che fare? La strada, sono d’accordo tutti, anche sulle isole è quella di «fare sistema», puntando alla qualità e al turismo sostenibile, tirando fuori l’identità dei territori, perché il mare non è una prerogativa elbana e nel mondo globalizzato quel che tira sul mercato del turismo sono le specificità, le culture. «Non c’è bisogno di una rifondazione dell’Elba - ha detto Cenni -, c’è bisogno del rilancio della sua immagine». Ora la Regione aspetta i progetti degli elbani e l’assessore regionale ieri è stata chiara: i finanziamenti passeranno dalla qualità delle proposte.
Rif. 20364
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