I misteri dell'Asl di Massa
Sicari e mandanti
Nuovi sviluppi nella vicenda del buco dell'Asl di Massa. Gli ex direttori Antonio Delvino e Alessandro Scarafuggi, ai domiciliari, Ermanno Giannetti arrestato. Ma dietro la sparizione di 300 milioni di Euro si nascondono ancora molti misteri. Se Giannetti รจ il sicario, chi sono i mandanti?
Sembra il castello di Kafka. Il buco dell'Asl di Massa รจ un caso da manuale: mostra la moderna brocratizzazione della corruzione. Non piรน tangenti, ma un meccanismo di delibere, di bilanci, di fatture, di pagamenti, completamente inespugnabile da parte del cittadino e governato dai sicari della burocrazia e della politica.
Lo avrร pensato forse anche Daniela Scaramucci, ex Assessore alla Sanitร della Regione Toscana, quando ha deciso di dimettersi. Perchรจ lei sa. Lo aveva giร accennato nel novembre del 2010, ammettendo che il buco dell'Asl di Massa era l'esito di occultamenti pianificati.
I trecento milioni che mancano all'appello non possono essere attribuiti solo a un personaggio di piccola statura come Ermanno Giannetti, guascone, mezzo furbo, ma a detta dei suoi compaesani di Fivizzano neanche troppo intelligente.
Lo ha capito perfettamente anche il Gip del Tribunale di Massa, Giuseppe Laghezza, che nella sua ultima ordinanza scrive: "I risultati delle attivita' investigative svolte e la riscontrata e sistematica falsificazione dei bilanci Asl, finalizzata a occultare ingenti perdite di esercizio, impongono di accertare se abbiano o meno preso parte, all'accordo criminoso, anche rappresentanti della Regione Toscana".
Giannetti รจ un sicario, protetto, nel castello della sanitร regionale, da mandanti occulti. Tanto potenti che Ermanno si sentiva al sicuro, annebbiato da una sorta di delirio di onnipotenza. Non si spiega altrimenti il vorticoso giro di assegni intestati all'Asl (circa 300), che Giannetti si faceva cambiare dal suo benzinaio, dall'amico gruista, dal barista e da altri commercianti lunigianesi, a cui lasciava come mancia qualche migliaio di euro. Non si spiegano le decine di rolex d'oro che poi finivano ai polsi anche di politici lunigianesi, fra i quali il sindaco di Fivizzano "Aldo Grassi", che peraltro ha dichiarato di averlo pagato, il Rolex.
Tutto รจ giร successo. Era il 1993, ma sembra oggi. Diciasette anni fa la Procura della Repubblica aprรฌ un'inchiesta sulla Asl della Lunigiana ed emise nove avvisi di garanzia. Ma alla fine, come รจ capitato troppo spesso nella provincia di Massa quando si รจ trattato di politica e affari, tutto fu insabbiato
Riproponiamo di seguito l'intervista a Franco Pugliese, amministratore straordinario della Asl Lunigiana, pubblicata da Lunigiana la Sera nel 1993
febbraio 1993
La banda Bassotti della Asl lungianese
Mancano frigoriferi, scrivanie, telecamere, tutti regolarmente fatturati. I rifiuti ospedalieri sono 400 chili al giorno ma per anni ne sono stati pagati mille: un miliardo di lire regalato ogni dodici mesi. La Sanatrix, cllnica convenzionata, ha 200 posti letto, ma i ricoveri riconosciuti e pagati sono oltre trecento. Altro regalo per un miliardo e mezzo l'anno. Sono alcune delle storie di malasanitร che la Procura della Repubblica ha potuto ricostruire in seguito alle denunce dell'ex ammistratore della Asl della Lunigiana Franco Pugliese, e che Lunigiana la Sera รจ in grado di rivelare in esclusiva attraverso l'intervista che pubblichiamo
[URL]http://www.lunigianalasera.com/Toscana/Massa/101125_asl-massa-tangenti/2102/arresti-eccellent-iall-asl-di-massa.htm[/URL]
[URL]http://www.lunigianalasera.com/malasanita/lunigiana/1993/malasanita/pugliese1.htm[/URL]
