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Mauro Meoni da Mauro Meoni pubblicato il 26 Luglio 2012 alle 11:33
o sono d'accordo sempre sul fatto che bisogna scegliere, bisogna avere il potere di " decidere"..ma รจ vera scelta quella che ti viene imposta tra situazioni che anche esse sono imposte? cioe' se a uno gli viene data a diposizione una coca cola e una pepsi cola, e lui sceglie la pepsi, si puo'davvero dire che abbia scelto cosa bere? e le altre tremila possibilita' che non aveva a disposizione? รจ come il gioco delle tre carte, ti impongono di sceglierne una e il resto รจ decisione di chi muove, se farti trovare la pallina o meno...scegliere, decidere tra soluzioni gia'imposte, puo'davvero essere definito libero arbitrio? scegliere tra due monopoli, tra due grandi marche, tra due oggetti obbligati, si puo'definire " nostra volonta'"...io ho quasi paura che queste scelte obbligate poi siano un coltello a due lame, cioe' una volta che si รจ deciso per la soluzione migliore, la stessa soluzione poi magari ci verra'rinfacciata per anni...un piccolo attiuale esempio: ci fanno votare e firmare per referendum che non cambiano le cose quanto vorremmo....NOI VOGLIAMO I PARLAMENTARI A CASA, NO I PARLAMENTARI CON UN POCHINO MENO DI STIPENDIO!!! Purtroppo questo menefreghisimo elettorale verra'preso e guidato mediaticamente come se fosse un apatia del cittadino, che invece decide di non andare a votare perche' capisce che quella scelta che gli viene data non รจ soddisfacente...ergo: non cambia nulla, ma non si dica che รจ stata colpa nostra.
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