RIFLETTIAMO TUTTI INSIEME:
[SIZE=1]Odio il turismo di massa,
>>le cavallette che arrivano con i voli charter
>>in luoghi mai visti prima e che non vedranno mai piรน.
>>Odio il turismo di
massa che trasforma gli agricoltori in camerieri,
>>i pastori in uomini delle
pulizie e
>>il territorio in un campo giochi per bambini e per adulti.
>>Odio
il turismo di massa che ruba l'acqua dai campi di grano
>>per le piscine e per
i cessi dei grandi alberghi e che, perรฒ,
>>lascia in ogni camera le istruzioni
per non distruggere il pianeta.
>>Odio il turismo di massa inconsapevole delle
culture,
>>dell'alimentazione, della storia dei posti in cui si muove
>>frenetico e cieco con in mano una improbabile guida.
>>Odio il turismo di
massa che trasforma posti antichi
>>e meravigliosi in una fotocopia delle
periferie urbane in cui
>>trascorre la sua miserabile vita.
>>Odio gli
ecomostri, le villette sul mare, i porticcioli
>>trasformati in una sequenza
interminabile di ristoranti, pizzerie e
>>bar
>>Odio i mozziconi delle
sigarette che hanno sostituito le conchiglie
>>nelle spiagge.
>>Odio le
bottiglie di plastica e le cannucce per le bibite
>>che spuntano dalla sabbia,
al posto delle chele dei granchi e degli
>>ossi di seppia.
>>Odio questo
turismo grasso, sudato, ignorante con
>>gli spettacolini la sera e il buffet
sempre aperto con cibi importati
>>da chissร dove.
>>Odio il turismo di massa,
il supermercato dell'estate con il carrello
>>pienodi cose inutili da mettere
in vista al rientro nel salotto di casa.
>>Odio il turismo di massa che
cancella i paesi, i linguaggi,
>>i visi antichi dei popoli, la gentilezza di
chi non ha ancora subito la
>>globalizzazione.
>>Odio il turismo di massa che
omologa ogni cosa.
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