Pungolato, non fidandomi dei molti " travisatori ad arte di concetti e parole" che regnano a Marina di Campo,scrivo su questo blog cosa penso della polemica scatenatasi a Marina di Campo fra ristoratori ed organizzatori di sagre paesane.Essendolo capisco perfettamente le difficoltร che hanno i ristoratori durante tutto l'arco dell'anno a far quadrare i conti, basandosi comunque principalmente sui mesi del periodo estivo ma da questo ad individuare nelle sagre un potenziale concorrente mi sembra veramente eccessivo.
Se una sagra si svolgesse sul porto o comunque all'interno del paese offrendo prodotti simili a quelli offerti dai ristoranti magari, ma le sagre si svolgono non in centro ed offrono nella quasi totalitร dei casi prodotti che i ristoranti ed i propri clienti nemmeno prendono in considerazione.Non credo che una persona scelga se andare a cenare in un ristorante oppure ad una sagra, al ristorante ci va per cenare in una certa maniera ad una sagra ci va per spirito di partecipazione, per stare in una piazza, per ballare, non certo per le prelibatezze culinarie che le sagre proprio non offrono.
Se poi qualcuno ha il menรน simile a quello delle sagre, il problema รจ grosso...ma esclusivamente suo.
Cosa dovrebbero dire allora gli albergatori che vedono sempre piรน spesso nei propri alberghi camere vuote e nelle immediate vicinanze case o pollai piene di villeggianti a metร prezzo, spesso fasulli, che oltre a non apportare nessun beneficio per la comunitร , se non per chi li ospita, occupano spiagge, parcheggi, cassonetti e fognature a discapito di quelli ufficiali che magari il sistema Elba, venendo, purtroppo sempre di meno,lo aiutano per davvero.
Ristoratori, Albergatori, Muratori, Giardinieri, Ruspisti, Addetti alle Crepรจs, Noleggiatori etc etc.....in questo paese tutti fanno tutto ed il contrario di tutto.... e per tutto l'anno.... dimenticandosi che forse sarebbe meglio stare piรน uniti e che l'armadio pulito a casa propria... non ce lo hanno proprio tutti in questo ridente borgo marinaro.
Ciao a tutti da Nardini
