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Ciao a te, caro Bacco. Non è questione di favate o meno, è questione di realismo: d'accordissimo con te sul troppo costruire, ma non parlavo certo dei peep alla Pila... Praticamente tutte le costruzioni "vicine" all'aeroporto sono state fatte prima, o quando lo stesso era una pista sterrata col compianto Comandante Bartolini che coltivava patate, Urru che pascolava le pecore fra un decollo e un atterraggio e il capanno con le anatre da richiamo sul lato verso il tinello... L'arrivo di un Piper o di un Cessna era certamente visto più come un emozionante spettacolo che come un disturbo. Oggi possiamo e dobbiamo pensare a un potenziamento della recettività aerea, è ovvio: ma la sola strada realistica e non Demagog* passa necessariamente per Pisa e Firenze, o magari anche Roma e Milano e Napoli. 20 aerei da 50 posti al giorno, poco disturbo e potenziali 100.000 turisti in più. Resta solo il solito problema: CHI organizza? CHI paga? Buona stagione anche a te, anche se sarà difficile che il calo sia solo del 20%....... 🙂