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Quo Vadis...Elba ? da Quo Vadis...Elba ? pubblicato il 11 Luglio 2012 alle 9:06
[SIZE=4][COLOR=darkblue]I PADRONI DELLโ€™ISOLA [/COLOR] [/SIZE] [COLOR=darkblue]HANNO TUTTI RAGIONE MA LA RAGIONEโ€ฆ..MORIโ€™ FANCIULLA E โ€ฆ. NON TOLSE LA FAME A NESSUNO [/COLOR] Dunque stabilito e appurato che una parte della spiaggetta ( sentiero compreso) del Bagno รจ una proprietร  privata e che la Capitaneria non ha nessun potere giurisdizionale in loco, cosรฌ come รจ impotente lโ€™amministrazione comunale , si levano altissime le grida del Profeta dellโ€™ambienteโ€ che dopo il reiterato vilipendio allโ€™ambiente perpetrato dalla nave gialla estirpatrice di posidonie, e la chiusura dellโ€™ennesimo stradello dellโ€™Ogliera con probabili abusi e soprusi, schiamazza in ogni dove urlando โ€ฆ. espropriamo , espropriamo, via lo straniero dalla nostra isola, ecco a questo proposito mi tornano alla mente antiche dichiarazioni di quando lโ€™elba ancora non era sotto gli artigli della crisi, la piรน lontana nel tempo fu quella di Giovanni Fratini che per limitare lโ€™afflusso dei turisti allโ€™Elba chiese di fare istituire una sorta di numero chiuso a Piombino, lโ€™altra di recente memoria รจ dellโ€™ex presidente del Parco prof.Mario Tozzi che aspirava ad un isola non oil, no auto , no barche , no mare, no tutto. Insomma a parte il fatto che gli elbani reclamano a pieno diritto e con sacrosanta ragione , la libertร  di fruire delle spiagge e del territorio sentieristico della loro isola natia, perchรฉ non si ripete con la stessa enfasi il grido โ€œespropriamo e fuori lo straniero โ€ anche in occasione di altre decine di spiagge e/o stradelli di accesso chiusi sormontati da grandi cartelli con su scritto โ€œproprietร  privataโ€, a questo punto i nostri politici e/o legambientalisti, e/o segretari di correnti politiche ecc. ecc. ci dovrebbero dire chiaramente se lโ€™Elba dovrร  proseguire nella sua vocazione turistica, senza boe intelligenti a pagamento ,senza ticket pianosini e tasse di sbarco , ma rinnovandosi e concedendo nel limite del possibile e delle leggi vigenti, ristrutturazioni, investimenti , nuovi parcheggi, depuratori a norma e soprattutto nuove norme di accoglienza, oppure dobbiamo pensare ad un ritorno in massa allโ€™agricoltura ( non alla pesca perchรฉ il mare sarร  in toto zona protetta) , oppure come nel dopoguerra raccogliere e mettere da parte le castagne per farne farina e necci per soddisfare i futuri bisogni alimentari delle nostre famiglie, lasciando ai nuovi apostoli la discrezionalitร  e lโ€™arrogante comando sul nostro territorio natio, magari favorendo lโ€™amica e fumosa Piombino nella sfrenata corsa alla riconversione da cittร  siderurgica a cittร  turistica , ed รจ sotto gli occhi di tutti che Piombino sta cambiando ( vedi porti turistici, colate di cemento a gogรฒ ) e cambia, guarda caso, con i soldi dellโ€™Elba , denari intercettati al porto e spacciati per balzelli con varie sigle e roboanti motivazioni. Insomma vogliamo sapere quale sarร  il futuro della nostra isola, del nostro turismo e della nostra economia, un flusso di denaro importante che se negli anni ha fatto felici molti ascari continentali oggi si vede privata dai suoi โ€œprotettoriโ€ al diritto di stabilire in piena autonomia di che morte vogliamo morire.
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