[SIZE=4][COLOR=darkblue]I PADRONI DELLโISOLA [/COLOR] [/SIZE]
[COLOR=darkblue]HANNO TUTTI RAGIONE MA LA RAGIONEโฆ..MORIโ FANCIULLA E โฆ. NON TOLSE LA FAME A NESSUNO [/COLOR]
Dunque stabilito e appurato che una parte della spiaggetta ( sentiero compreso) del Bagno รจ una proprietร privata e che la Capitaneria non ha nessun potere giurisdizionale in loco, cosรฌ come รจ impotente lโamministrazione comunale , si levano altissime le grida del Profeta dellโambienteโ che dopo il reiterato vilipendio allโambiente perpetrato dalla nave gialla estirpatrice di posidonie, e la chiusura dellโennesimo stradello dellโOgliera con probabili abusi e soprusi, schiamazza in ogni dove urlando โฆ. espropriamo , espropriamo, via lo straniero dalla nostra isola, ecco a questo proposito mi tornano alla mente antiche dichiarazioni di quando lโelba ancora non era sotto gli artigli della crisi, la piรน lontana nel tempo fu quella di Giovanni Fratini che per limitare lโafflusso dei turisti allโElba chiese di fare istituire una sorta di numero chiuso a Piombino, lโaltra di recente memoria รจ dellโex presidente del Parco prof.Mario Tozzi che aspirava ad un isola non oil, no auto , no barche , no mare, no tutto.
Insomma a parte il fatto che gli elbani reclamano a pieno diritto e con sacrosanta ragione , la libertร di fruire delle spiagge e del territorio sentieristico della loro isola natia, perchรฉ non si ripete con la stessa enfasi il grido โespropriamo e fuori lo straniero โ anche in occasione di altre decine di spiagge e/o stradelli di accesso chiusi sormontati da grandi cartelli con su scritto โproprietร privataโ, a questo punto i nostri politici e/o legambientalisti, e/o segretari di correnti politiche ecc. ecc. ci dovrebbero dire chiaramente se lโElba dovrร proseguire nella sua vocazione turistica, senza boe intelligenti a pagamento ,senza ticket pianosini e tasse di sbarco , ma rinnovandosi e concedendo nel limite del possibile e delle leggi vigenti, ristrutturazioni, investimenti , nuovi parcheggi, depuratori a norma e soprattutto nuove norme di accoglienza, oppure dobbiamo pensare ad un ritorno in massa allโagricoltura ( non alla pesca perchรฉ il mare sarร in toto zona protetta) , oppure come nel dopoguerra raccogliere e mettere da parte le castagne per farne farina e necci per soddisfare i futuri bisogni alimentari delle nostre famiglie, lasciando ai nuovi apostoli la discrezionalitร e lโarrogante comando sul nostro territorio natio, magari favorendo lโamica e fumosa Piombino nella sfrenata corsa alla riconversione da cittร siderurgica a cittร turistica , ed รจ sotto gli occhi di tutti che Piombino sta cambiando ( vedi porti turistici, colate di cemento a gogรฒ ) e cambia, guarda caso, con i soldi dellโElba , denari intercettati al porto e spacciati per balzelli con varie sigle e roboanti motivazioni.
Insomma vogliamo sapere quale sarร il futuro della nostra isola, del nostro turismo e della nostra economia, un flusso di denaro importante che se negli anni ha fatto felici molti ascari continentali oggi si vede privata dai suoi โprotettoriโ al diritto di stabilire in piena autonomia di che morte vogliamo morire.
