[SIZE=4][COLOR=darkblue]SEQUESTRATI DAI CARABINIERI DECINE DI ARTICOLI DI ABBIGLIAMENTO CONTRAFFATTI [/COLOR] [/SIZE]
La lotta alla contraffazione e alla tutela dei marchi รจ uno dei settori che vede costantemente impegnati gli uomini della Compagnia Carabinieri di Portoferraio, soprattutto in estate, quando lโisola si popola di turisti e villeggianti piรน propensi, perchรฉ in vacanza, a concedersi lโacquisto di un capo dโabbigliamento o di un accessorio.
Non รจ la prima volta che sul territorio elbano si hanno riscontri di vendita di merce abilmente contraffatta o di provenienza illecita, smerciata, molto spesso, come articoli d'alta moda.
Lโennesimo caso รจ capitato a Capoliveri dove i militari della Stazione, in servizio di pattugliamento, hanno controllato un cittadino marocchino, domiciliato da tempo allโElba e noto alle Forze dellโordine per fatti analoghi, che si aggirava nei pressi del paese con una vettura piuttosto carica.
Sospettando che lo straniero avesse da poco acquistato merce contraffatta da rivendere sullโisola e che si stesse dirigendo verso le spiagge della circoscrizione o in qualche mercato locale, i militari hanno fermato e controllato approfonditamente lโautomobile dal cui carico sono saltati fuori circa 60 pezzi tra scarpe, magliette, pantaloni, borse, foulards e cinte con marchi di larghissimo uso, contraffatti ad arte.
Sorprendente, infatti, in questo caso, la verosimiglianza dei prodotti che ad un occhio poco attento potrebbero passare per autentici. Ma come sempre รจ la qualitร a fare la differenza.
Come tengono, infatti, a sottolineare i vertici dellโArma elbana si pensa alla contraffazione e allo smercio di prodotti con grandi marchi falsi come a un crimine senza vittime, che comporta solo danni economici alle aziende, ma la realtร รจ ben diversa. I contraffattori, infatti, cosรฌ come non rispettano le leggi su marchi e brevetti, non tengono conto di nessuna delle altre norme che regolano la produzione dei beni, leggi di sicurezza sul lavoro e sicurezza del prodotto. Per la massimizzazione del profitto fuori dalla legalitร , fanno uso di materie prime scadenti o anche vietate dalla legge in quanto pericolose per la salute come ad esempio, per le scarpe, le colle. Bisogna poi prendere coscienza che i soldi che si danno a chi vende la borsa o la scarpa taroccata potrebbero essere reinvestiti in traffici illegali anche piรน gravi, poichรฉ la contraffazione non รจ che una delle attivitร su cui da tempo poggia anche la criminalitร organizzata.
Senza contare il danno riflesso arrecato dallโabusivismo commerciale allโeconomia locale e il danno dโimmagine.
Lโuomo รจ stato segnalato alla Procura della Repubblica di Livorno alla quale dovrร rispondere, anche stavolta, del reato di commercio di prodotti con segni falsi, con pene che possono raggiungere i due anni di reclusione e considerata la sua recidivitร (lo stesso straniero era stato pizzicato dallโArma di Portoferraio la scorsa primavera per un fatto identico) non รจ escluso che a breve la Giustizia pretenda che venga onorato il debito.
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Compagnia Carabinieri Portoferraio [/COLOR]
