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Il problema è che Legambiente, al di la dei continui proclami e comunicati su testate che loro malgrado li sopportano, ha localmente un seguito inversamente proporzionale al clamore che generano, e che quindi proprio sulla "caciara" basano la loro attività. Gli consiglierei di organizzare una bella manifestazione in piazza al motto di "salviamo le poseidonie" e vedere se arrivano a venti persone. Nella loro ottusità ideologica (perchè di ideologia sempre si tratta) non si rendono conto che la maggior parte delle loro uscite genera un mare di pernacchie più che plauso ed attenzione, riuscendo a sottrarre alla (giusta) causa ambientalista gran parte di coloro che ci terrebbero a sostenerla. Io amo la natura, gli animali, le piante, se sono per sentieri e trovo rifiuti me li metto nello zaino, se vedo qualcosa che non va lo segnalo a chi di dovere, sarei più o meno di sinistra, ma non mi sento per niente rappresentato da questo pseudo ambientalismo ottuso ed inconcludente che sa solo rendersi antipatico ed indigesto. Torno ancora alla vicenda di Mola, perchè invece di dar credito e propagandare i racconti di un turista qualunque (sempre che non sia un attivista-estremista di Legambiente, poi) come verità assolute non vanno a vedere lo stato della Zona Umida di Mola? Perchè su quello tacciono, nonostante nei giorni scorsi siano nate diverse polemiche?