Risponde il vice direttore de La Nazione Marcello Mancini
DICIAMO SUBITO che i tagli del governo Monti non sono cosรฌ incisivi come potrebbe sembrare. Eโ certo un primo strappo, che nessuno aveva avuto il coraggio di imporre e che tuttavia ha giร scatenato il solito coro di censori. Il bisturi non arriva in profonditร : non prende in considerazione le prefetture, dove sono affollati uffici e dipendenti che potrebbero essere destinati a funzioni piรน utili alla comunitร ; ignora le Regioni, imbottite nei decenni scorsi di impiegati e funzionari espressi dalla lottizzazione dei partiti; lascia vivere i consorzi e tutti gli ammennicoli proliferati intorno. Prende invece di mira la sanitร che, almeno in Toscana, aveva giร subรฌto dolorose riduzioni nel nome di bilanci virtuosi (sic!) ed รจ per questo che il governatore Rossi cerca di opporsi in tutti i modi a ulteriori ridimensionamenti. Lโaccorpamento delle Province, poi, ha piรน che altro un valore politico simbolico, perchรจ la diminuzione di consiglieri non si converte in un recupero economico eccezionale. La strada รจ lunga e comporta un cambiamento del sistema ben piรน radicale di quello โ giร encomiabile โ che sta avvenendo.
[URL]http://www.lanazione.it/cronaca/2012/07/06/740462-lettera-mancini-vicedirettore-assemblea-costituente.shtml[/URL]
