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[SIZE=4][COLOR=darkred]CARO ELBANO VEDIAMO CHE COSA VUOL DIRE “GORILLAIO” [/COLOR] [/SIZE] Hai fatto un grande sforzo per dirci che cosa intendi te per Gorillaio. Ne prendiamo atto Ma tu non sei il Devoto- Oli. Ne’ sei tu che hai introdotto questo termine di tipo razzista nel linguaggio politico elbano, per pretendere di darne un ’interpretazione autentica. . Per poter capire che cosa intendono per Gorillaio gli ambientalisti fanatici( non tutti) e anche il significato che generalmente ha assunto nelle polemiche degli ultimi anni, bisogna risalire al suo autore e al contesto in cui è nato. E’ opera del primo presidente del Parco,Professor Giuseppe Tanelli ( Beppe per gli ascari locali). E cosa volesse dire con quel termine il professore , a molti apparve subito chiaro successivamente, quando affermò che : “a parco fatto, bisognava fare gli elbani. In che modo? “ Cambiando il loro Dna”. Testuale. ( Per onesta devo dire che io ho sempre letto queste battute del Prof. Tanelli in modo diverso. Cioè: questi antiparco fanno una confusione della madonna, sono un vero Gorillaio; e, per il Dna, voleva dire che le popolazioni elbane dovevano cambiare il loro atteggiamento verso l’ambiente e quindi serviva un’ opera di educazione per cambiarli. Ma potrei sbagliarmi) Ma nel clima polemico dell’epoca e soprattutto con la ripresa del termine da parte degli l’ambientalismo fanatico, prevalse l’idea che intendesse cambiare gli albani da gorilla in persone civili. E naturalmente questa etichetta si attaccava a tutti gli elbani che protestavano contro il parco e non a chi affittava in nero. ecc. Il secondo presidente del Parco Tozzi rimase nel solco dei tradizionali trattamenti che la storia ha sempre riservato alle razze inferiori. Disse che gli elbani avrebbero dovuto essere deportati. Anche qui testuale. Quindi, ripeto, I Gorilla, da civilizzare o da deportare non erano quelli ignoranti, ma chi non voleva il parco, cioè alta per cento della popolazione elbana Ma quello che è risultato più preoccupante è che questo atteggiamento di tipo razzista e negli ultimi anni ha influenzato alcune scelte politiche della Regione Toscana. Anticipate e poi sostenute da vere e proprie campagne a suon di slogan, secondo i quali noi elbani, non eravamo in grado di gestirci da soli. Chi non ricorda il famoso “ fare da se ma non da soli” dell’Ass. Reg Riccardo Conti ). Slogan ripetuto in coro alle feste dell’unita dai compagni locali. Questo per quanto guarda Gorillaio e dintorni. Per il resto sarebbe meglio non parlarne. La tua è una reazione emotiva che ti porta a fare affermazioni incomprensibili. Sei contro chi protesta per le barriere . Allora sei a favore delle barriere . E poi questa sparate contro gli ignoranti, gente rozza d’animo. E tu avresti un animo gentile che tratti con disprezzo chi non ha studiato? Che senti l’ignoranza come una colpa più che è un problema sociale da affrontare e risolvere. Tu avresti un animo nobile, veramente lo credi ? Se devo dire quello che penso credo che tu sia il prodotto di risulta della trasformazione culturale di cui parlava Tanelli. Tutto quello che hai lo hai assorbito dalla propaganda ambientalista, ma era tutto previsto Vuoi la prova? Leggi sotto. Si tratta di un testo scritto nel 1996 dove ci si chiede perché gli elbani, e i loro sindaci, son trattati da oltre canale (Regione ) con arroganza. L’autore da due risposte quella ufficiale data dai Fiorentini e livornesi, e quella vera che risulta essere razzista ed è identica a quella che dai tu. Eccole: A – risposta ufficiale( falsa) o della rappresentatività: non è serio discutere con otto sindaci , spesso in lite fra loro e che rappresentano un bene il cui godimento e di milioni di persone e delle generazioni future ecc B) risposta razzista ( vera ) : sono ignoranti come capre . sarebbero capaci di costruire sulle spiagge per una scatola di cioccolatini. Possiamo lasciare un bene così prezioso nelle loro mani? Come tu vedi quello che c’era e ci sarebbe stato in testa agli ambientisti era stato previsto con esattezza. Nota quel “ignoranti come capre” sono le tue stesse parole. Tu parli ma non sono parole tue. Vuoi controllare? Clicca qui Il piano pag. 29 [URL]www.elbanotizie.it[/URL]