Homepage

Si è sempre parlato di fare affondare l’Elba attraverso politici che per mire proprie questo avrebbero voluto. Qualcuno disquisiva sul fatto che via gli indigeni arriveranno i signoroni e quei pochi elbani rimasti attaccati allo scoglio a fare da servitu’ . Oh poveri noi provvisori e precari su questa terra. Ebbene , i mali oggi sono Ospedale, Comune unico, Tribunale, Asa, Esa, Toremar, Moby , Nave gialla, Aereoporto, Onda anomala, zanzare, mosche, spiagge per cani e sorvolerei su olezzi e altro. Ma leggendo come sempre stancamente e ansimante gli ultimi post, mi soino convinto che il disegno non è cosi tanto scarsamente illuminato. Gli elbani ciarlano, maldicono, spettegolano, ma in modo particolare sono: , imbecillità, stoltezze, insulsaggini o come diceva Antonio de Curtis bagattelle, quisquilie. Ma voi volete il turismo o no ? questo è il dilemma. Vediamo se faccio il vate! Giornata tipo di un imprenditore elbano nel mese di Agosto, ore 9.30 Sveglia con abbondante colazione, passeggiata in calata o in un qualsiasi lungomare di uno degli 8 (otto) comuni, chiacchierata, ore 11.00 apertura del bandone con self service in tutti i sensi , ovvero uno entra sceglie da solo va alla cassa e paga senza che ci sia la cassiera. L’imprenditore intanto è al mare a fare il bagno e prendere il sole, poi va a fare il riposino pomeridiano, caffè , aperitivo , chiusura del bandone dopo aver contato i soldi lasciati alla cassa dagli avventori, cena , seratina a giro e infine il meritato sonno del giusto. E’ tutto Grazie per l’ospitalità ( a muccati a wallera di Ali babà)