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Ornella Vai da Ornella Vai pubblicato il 20 Giugno 2012 alle 6:56
Ciao, Fabrizio, finalmente mi sono decisa a scrivere qualcosa, non sulle beghe capoliveresi, che lascio a coloro che bramano la poltrona di Barbetti, ma per mettere al corrente i navigatori di Camminando, sulla situazione dei Traghetti, e sulle notizie che mirano a denigrare le altre compagnie, che, con il coraggio dei piccoli, tendono a contrastare l'egemonia dell'Unico, il Caronte elbano, al quale La Regione Toscana (eh, si, caro PD, abbiamo le nostre colpe, il negarlo sarebbe un arrampicarsi sugli specchi) ha consegnato la nostra compagnia di bandiera, la TOREMAR. Ho visto il servizio di TENEWS, sulla presunta situazione di pericolo creata dal traghetto della compagnia Corsica Ferries. Voglio allora raccontare quello che รจ successo ieri sul traghetto Moby Love delle ore 15, In partenza da Piombino. Ero in garage, in attesa dell'ascensore che avrebbe dovuto condurmi ai saloni, ed avevo giร  avuto la sgradita sorpresa di vedere che, per accedervi, avrei dovuto superare un gradino alto circa una trentina di centimetri,(ho detto trenta, non avevo il metro e non vorrei che il contenuto di quanto scritto si riducesse all'altezza da terra dello scalino; era comunque una barriera per un disabile) e dopo di questo, riscendere da una pari altezza su un gradino tanto stretto che potevo appoggiare il piede solo di traverso e, per una disabile come me sarebbe stato impossibile senza l'aiuto di mio marito, dato che non c'era nemmeno un maniglione al quale sostenersi. Mentre ero lรฌ, ripeto in attesa, รจ arrivato un signore dotato di carrozzina elettrica che, non poteva accedere all'ascensore, sia per i motivi appena elencati, sia perchรฉ la porta era di dimensioni tali che non consentivano l'accesso della carrozzina. In garage non si puรฒ restare, ed ho assistito sia al panico del passeggero che, in quanto straniero, non capiva le spiegazioni che gli venivano date, e si vedeva costretto a dover scendere, ed attendere un altro mezzo piรน organizzato. Non so come sia finita, devo dire che l'equipaggio, anch'esso nel panico, cercava in ogni modo di risolvere la situazione, quindi nessun addebito agli addetti, gentili e disponibili. La mia riflessione รจ un'altra. Credo che l'Ufficio preposto al controllo dell'abbattimento delle barriere architettoniche, sia lo stesso che opera il controllo sulle dotazioni di sicurezza. Ma se le altre dotazioni sono state controllate nello stesso modo.... lascio a voi le conclusioni. Un'altra riflessione: ma il mezzo veloce della Toremar, non ha viaggiato per anni sulla stessa tratta? Niente onde allora? Grazie per l'ospitalitร  Ornella Vai
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