La situazione dei risarcimenti delle alluvioni del 2011 in Italia:
Lunigiana ed Elba, amministrate dalla stessa Regione, hanno visto adottare soluzioni diverse.
Imu scontata e risarcimenti per le auto perdute agli alluvionati di Aulla.
Niente aiuti a Campo nell'Elba, perché? Noi vittime campesi non lo abbiamo ancora capito.
Durante la recente conferenza “Mai Più bombe d’acqua” svoltasi a Sala Baganza, in provincia di Parma domenica scorsa tentiamo di tracciare il quadro di cosa accada in Italia per le ricostruzioni.
Si osserva un’ assoluta discrepanza di soluzioni adottate dalle varie Regioni e amministrazioni comunali per i fatti alluvionali del 2011, perché tanta diversità nelle scelte adottate? Le vittime di alluvione rischiano così di diventare vittime anche della burocrazia.
E' bene ricordare che il decreto mille proroghe del febbraio 2011 sanciva il “federalismo fiscale delle disgrazie” decretando la fine della solidarietà nazionale in caso di calamità naturali. Questo accadeva a fine febbraio 2011 e solo pochi giorni dopo Marche, Abruzzo, Basilicata e Puglia saranno travolte da un'ondata di maltempo che provocherà morti e centinaia di milioni di danni ai privati. Ai primi di marzo le popolazioni di quelle regioni saranno abbandonate a loro stesse. Anche a Sala Baganza accadrà lo stesso, l'11 giugno 2011 un violento nubifragio provocò l'esondazione di un piccolo rio, dopo un'ora di pioggia si conterà un morto e 400 salesi fortemente danneggiati per la perdita di arredi di casa e di automobili. Con le catastrofi del 25 ottobre della Liguria e della Lunigiana gli alluvionati della Puglia e Basilicata, costituitisi in comitato Terre Joniche, avranno anche loro finalmente riconosciuto lo stato di calamità naturale decretato da un' Ordinanaza del Presidente del Consiglio dei Ministri (OPCM). I cittadini di Sala Baganza invece rimarranno inspiegabilmente fuori da ogni provvedimento di calamità naturale governativo.
Si arriva al 4 e 7 di novembre e ancora la Liguria e la Toscana vengono colpite. La Regione Toscana e Liguria fanno decretare ancora un altro OPCM ma stranamente nulla viene fatto per l'Elba!
Poi arriva anche il 22 novembre ed è il messinese ad andare sott'acqua.
In totale 29 morti per le alluvioni e decine di miliardi di danni ai privati che verranno forse
risarciti senza un quadro normativo uniforme o egualitario in modo distinto a seconda dei tempi o delle regioni coinvolte. In Toscana addirittura si registra una disparità di trattamento tra Lunigiana colpita il 25 ottobre e l'Elba colpita il 7 novembre.
La regione Marche si avvarrà di tasse regionali per la ricostruzione senza avere un OPCM.
La Basilicata e la Puglia non applicheranno accise regionali ma avranno riconosciuto alcuni finanziamenti statali come da OPCM. Il Comitato Terre Joniche strappa alla regione Puglia un milione di euro per i danni ai privati, solitamente esclusi dagli interventi regionali. La Toscana e la Liguria applicano le accise e ricevono stanziamenti statali e addirittura 14 milioni di fondi europei straordinari FSE che, a quanto riportato dal Presidente Rossi sulla propria pagina facebook, riguardano le alluvioni di ottobre e non di novembre (quindi esclusa l'Elba del 7 novembre).
Interviene poi un'ulteriore anomalia di comportamento, la Regione Lombardia delibera l'11 giungo 2012 lo stanziamento di 300 mila euro da destinare alle vittime di calamità naturali, questo per porre rimedio a un grave ingiustizia compiuta nei riguardi delle vittime di un'alluvione del lontano 15 luglio 2009 a Varese. Da notare che solitamente le regioni e le province intervengono per i danni alle infrastrutture. Anche la Regione Veneto nel 2010 interverrà direttamente nei risarcimenti ai privati. Ma per le alluvioni del 2011 le regioni si sono preoccupate per lo più di infrastrutture pubbliche.
Non esiste un quadro omogeneo di intervento e risarcimenti o di esenzione dal pagare tasse e tributi, ogni alluvione ha una sua storia, anche se accadono a 12 giorni di distanza e nella stessa regione Toscana come per la Lunigiana e Marina di Campo. Si perde una “virgola” in un ufficio a Roma o a Firenze e sul territorio colpito da calamità naturale scatta la paralisi o addirittura la beffa. Ad Aulla stanno per rimborsare le auto perdute, scontando l'Imu e producendo il consuntivo dei danni per procedere ai risarcimenti. Marina di Campo è stata inserita nell' OPCM, cioè ha avuto la decretazione della calamità naturale, solo all'ultimo tuffo del “milleproroghe” di febbraio, questo ha determinato una disparità di trattamento che oggi si tocca con mano. A Marina di Campo c’è stata anche una delibera di consiglio che dichiarava l’intenzione di esentare gli immobili alluvionati, ma a pochi giorni dal pagamento della prima rata IMU nulla è stato comunicato pubblicamente dall’amministrazione comunale.
Esistono margini di manovra per poter ottenere di più, ma ci si deve improvvisare “commissari di se stessi” per raggiungere qualche obbiettivo tangibile, peccato che una vittima di alluvione sia impegnato in mille problematiche quotidiane e si aspetterebbe che gli aiuti lo raggiungano, non certo di doverseli andare a cercare da solo e doversi costituire in comitato come fatto da tutte le popolazioni colpite ad alluvioni nel 2011: Aulla, Lunigiana, Zeri, Mulazzo, Terrejoniche, Messina sono i tanti comitati che si sono costituiti in tutto il territorio nazionale, si sentono tutti “vittime italiane” e un po’ dimenticate e invocano la solidarietà nazionale, non l’assurdo e confuso quadro attuale.
C’è anche la forte posizione del sindaco di Zeri che non vuole applicare l’Imu, considerando alcuni casi incredibili. Zeri è un comune rimasto isolato per giorni dopo le alluvioni del 25 ottobre; frane e fiumi di fango hanno devastato gli abitati. Egidio Pedrini, il sindaco di questo piccolo comune dell’appennino toscano dovrebbe far pagare l’Imu alle famiglie colpite da alluvione, rimaste isolate e proprietarie di annessi agricoli o di una legnaia, famiglie in cui il cittadino ultracentenario è sostenuto dai figli… ultraottantenni!
Da Marina di Campo abbiamo scritto al Presidente Monti, a Rossi in Regione, Kutufà in Provincia, a tutti i parlamentari toscani e ovviamente al Sindaco del Comune di Campo nell’Elba, ma a 7 mesi dall’alluvione, al fango del 7 novembre si è di fatto sostituito il fango burocratico.
La popolazione locale per la ricostruzione ha sinora attinto alle proprie risorse, neanche le proroghe o sospensioni fiscali come Inps o Imu sono state concesse alle aziende e famiglie colpite e danneggiate.
Ci chiediamo: “Perché?”
