Come vedi il lavoro nero a parole tutti lo condannano, ma nei fatti, nessuno lo ha mai veramente combattuto. E' obiettivo delle aziende avere il massimo profitto al minimo costo; รจ obiettivo delle forze politiche e sindacali garantire la pace sociale e il max. sviluppo dell'economia nazionale.
I numeri sono talmente alti che รจ facile dedurre che non รจ possibile non sapere dove si potrebbe agire; basterebbe volere...
Omissis... รจ stata presentata la Relazione Annuale di Bankitalia, dalla quale emergono significative informazioni circa il fenomeno, sempre molto diffuso, del lavoro nero, sulla base di dati che si riferiscono al 2010.
Dalle tabelle presentate emerge infatti che sono quasi 3 milioni le unitร di lavoro irregolari stimate (2.959.000, per l'esattezza), per una percentuale del 12,3% del totale. Una quantitร che, considerando le persone, si attesta sui 2.549.000 lavoratori che prestano i propri servizi in nero, il 10,3% del totale.
Ci sono spiccate differenze tra i diversi settori, per quanto riguarda l'incidenza del fenomeno. Al primo posto, percentualmente rispetto al totale del settore stesso, l'agricoltura, in cui quasi un quarto delle unitร di lavoro, il 24,9%, secondo le tabelle pubblicate da Bankitalia, risultano irregolari. Poi ci sono i servizi (13,5%) e ultima l'industria, con "appena" il 6,6% ma un'incidenza maggiore nel sottosettore delle costruzioni rispetto a quello industriale vero e proprio (11,3% del primo contro il 4,6% del secondo).
In termini assoluti รจ il settore dei servizi ad avere il maggior numero di unitร di lavoro irregolari (2.219.000 sul totale di 2.959.000) e in particolare il sottosettore che comprende commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni (1.210.000, 18,7% del totale). ร interessante notare come in questo settore le unitร di lavoro siano molto superiori alle persone fisiche interessate (1.792.000 nel totale dei servizi e appena 445.000 nel sottosettore in esame), molto probabilmente per l'alta incidenza del doppio lavoro in questi campi (quindi persone che arrotondano il reddito principale, regolare o giร irregolare che sia, con una seconda occupazione in nero).
Nell'agricoltura, al contrario, le unitร di lavoro irregolari sono 321.000, mentre i lavoratori effettivi impiegati 372.000, quindi meno, per l'incidenza in questo settore di lavori non a tempo pieno. Le persone fisiche irregolari, in percentuale, sono addirittura il 37,4%, piรน di una su tre. ร facile immaginare quanto questo fenomeno possa essere legato a quello del caporalato.
Come abbiamo visto per quel che riguarda le cifre percentuali, nell'industria il fenomeno del sommerso รจ molto meno diffuso, 419.000 unitร in termini assoluti, piรน di metร delle quali perรฒ (218.000) sono concentrate nel sottosettore edile.
Ivano
X Fraudolento
Come vedi il lavoro nero a parole tutti lo condannano, ma nei fatti, nessuno lo ha mai veramente combattuto. E' obiettivo delle aziende avere il massimo profitto al minimo costo; รจ obiettivo delle forze politiche e sindacali garantire la pace sociale e il max. sviluppo dell'economia nazionale.
I numeri sono talmente alti che รจ facile dedurre che non รจ possibile non sapere dove si potrebbe agire; basterebbe volere...
Omissis... รจ stata presentata la Relazione Annuale di Bankitalia, dalla quale emergono significative informazioni circa il fenomeno, sempre molto diffuso, del lavoro nero, sulla base di dati che si riferiscono al 2010.
Dalle tabelle presentate emerge infatti che sono quasi 3 milioni le unitร di lavoro irregolari stimate (2.959.000, per l'esattezza), per una percentuale del 12,3% del totale. Una quantitร che, considerando le persone, si attesta sui 2.549.000 lavoratori che prestano i propri servizi in nero, il 10,3% del totale.
Ci sono spiccate differenze tra i diversi settori, per quanto riguarda l'incidenza del fenomeno. Al primo posto, percentualmente rispetto al totale del settore stesso, l'agricoltura, in cui quasi un quarto delle unitร di lavoro, il 24,9%, secondo le tabelle pubblicate da Bankitalia, risultano irregolari. Poi ci sono i servizi (13,5%) e ultima l'industria, con "appena" il 6,6% ma un'incidenza maggiore nel sottosettore delle costruzioni rispetto a quello industriale vero e proprio (11,3% del primo contro il 4,6% del secondo).
In termini assoluti รจ il settore dei servizi ad avere il maggior numero di unitร di lavoro irregolari (2.219.000 sul totale di 2.959.000) e in particolare il sottosettore che comprende commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni (1.210.000, 18,7% del totale). ร interessante notare come in questo settore le unitร di lavoro siano molto superiori alle persone fisiche interessate (1.792.000 nel totale dei servizi e appena 445.000 nel sottosettore in esame), molto probabilmente per l'alta incidenza del doppio lavoro in questi campi (quindi persone che arrotondano il reddito principale, regolare o giร irregolare che sia, con una seconda occupazione in nero).
Nell'agricoltura, al contrario, le unitร di lavoro irregolari sono 321.000, mentre i lavoratori effettivi impiegati 372.000, quindi meno, per l'incidenza in questo settore di lavori non a tempo pieno. Le persone fisiche irregolari, in percentuale, sono addirittura il 37,4%, piรน di una su tre. ร facile immaginare quanto questo fenomeno possa essere legato a quello del caporalato.
Come abbiamo visto per quel che riguarda le cifre percentuali, nell'industria il fenomeno del sommerso รจ molto meno diffuso, 419.000 unitร in termini assoluti, piรน di metร delle quali perรฒ (218.000) sono concentrate nel sottosettore edile.
Ivano
Come vedi il lavoro nero a parole tutti lo condannano, ma nei fatti, nessuno lo ha mai veramente combattuto. E' obiettivo delle aziende avere il massimo profitto al minimo costo; รจ obiettivo delle forze politiche e sindacali garantire la pace sociale e il max. sviluppo dell'economia nazionale.
I numeri sono talmente alti che รจ facile dedurre che non รจ possibile non sapere dove si potrebbe agire; basterebbe volere...
Omissis... รจ stata presentata la Relazione Annuale di Bankitalia, dalla quale emergono significative informazioni circa il fenomeno, sempre molto diffuso, del lavoro nero, sulla base di dati che si riferiscono al 2010.
Dalle tabelle presentate emerge infatti che sono quasi 3 milioni le unitร di lavoro irregolari stimate (2.959.000, per l'esattezza), per una percentuale del 12,3% del totale. Una quantitร che, considerando le persone, si attesta sui 2.549.000 lavoratori che prestano i propri servizi in nero, il 10,3% del totale.
Ci sono spiccate differenze tra i diversi settori, per quanto riguarda l'incidenza del fenomeno. Al primo posto, percentualmente rispetto al totale del settore stesso, l'agricoltura, in cui quasi un quarto delle unitร di lavoro, il 24,9%, secondo le tabelle pubblicate da Bankitalia, risultano irregolari. Poi ci sono i servizi (13,5%) e ultima l'industria, con "appena" il 6,6% ma un'incidenza maggiore nel sottosettore delle costruzioni rispetto a quello industriale vero e proprio (11,3% del primo contro il 4,6% del secondo).
In termini assoluti รจ il settore dei servizi ad avere il maggior numero di unitร di lavoro irregolari (2.219.000 sul totale di 2.959.000) e in particolare il sottosettore che comprende commercio, riparazioni, alberghi e ristoranti, trasporti e comunicazioni (1.210.000, 18,7% del totale). ร interessante notare come in questo settore le unitร di lavoro siano molto superiori alle persone fisiche interessate (1.792.000 nel totale dei servizi e appena 445.000 nel sottosettore in esame), molto probabilmente per l'alta incidenza del doppio lavoro in questi campi (quindi persone che arrotondano il reddito principale, regolare o giร irregolare che sia, con una seconda occupazione in nero).
Nell'agricoltura, al contrario, le unitร di lavoro irregolari sono 321.000, mentre i lavoratori effettivi impiegati 372.000, quindi meno, per l'incidenza in questo settore di lavori non a tempo pieno. Le persone fisiche irregolari, in percentuale, sono addirittura il 37,4%, piรน di una su tre. ร facile immaginare quanto questo fenomeno possa essere legato a quello del caporalato.
Come abbiamo visto per quel che riguarda le cifre percentuali, nell'industria il fenomeno del sommerso รจ molto meno diffuso, 419.000 unitร in termini assoluti, piรน di metร delle quali perรฒ (218.000) sono concentrate nel sottosettore edile.
Ivano
