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LA STORIA DI LEO da LA STORIA DI LEO pubblicato il 6 Giugno 2012 alle 8:17
[SIZE=3][COLOR=darkblue]La storia del nostro Leo, ucciso dalla malattia e dalla cattiveria. Era vecchio e non faceva male a nessuno. Eppure c'era chi lo odiava, e l'ha perfino colpito con un pesante portacenere [/COLOR] [/SIZE] Era di razza Dobermann che da quasi tutti sono considerati cani pericolosi, ma Leo non era cosรฌ. Aveva 13 anni e fin da quando era venuto a vivere nella nostra casa,con un grande giardino dove poteva muoversi, correre ed abbaiare, vivere felice. Tutte le mattine, col suo abbaiare in modo diverso dava il buongiorno alla signora Lina, vicina di muretto e poi andava a camminare tra l'erbetta e cercava nella siepe che circondava il mio giardino lucertole, farfalle, uccellini che metodicamente non catturava mai. Anche i gatti dei vicini lo conoscevano, tanto che camminavano baldanzosi incuranti del suo abbaiare. Leo viveva cosรฌ, qualche passeggiata con i mie figli anche di sera tarda perchรฉ lavoravano di giorno e poi giardino, corse e โ€ฆ. caccia! La notte e i giorni di brutto tempo dormiva in casa sul suo divano aspettando il nostro ritorno dal lavoro e non abbaiava e non dava noia a nessuno, tranne che a un vicino: gli urlava sempre con la sua vociona e parole da non ripetersi โ€œaveva bisogno di riposare" in quanto navigava e l'abbaiare di Leo, ripeto di giorno e non continuo, lo disturbavano. Non mi soffermo sul rumore che dovevano sopportare gli altri! Incominciarono cosรฌ i primi screzi con me, mi minacciava con invettive molto pesanti fino ad arrivare a veri e propri โ€œattentatiโ€ come lanci di oggetti di ogni tipo, di animali invertebrati, bottiglie piene di acqua e non mi soffermo su altro. Avevo avvisato i Carabinieri di zona e avevo sporto regolare denuncia. Per me la vitร  era andare avanti cosรฌ, avevo paura di gesti inconsulti e da circa un anno vivevo facendo uso di tranquillanti certificati dal mio dottore. A questo tizio non importava nulla della mia famiglia con il mio babbo infermo in un letto da oltre 10 anni, la mamma deceduta in quel periodo e โ€ฆaltrettanti fatti negativi che ci sono nella vita quotidiana. Il Tipo sapeva che Leo, ormai avanti con l'etร  e semi paralizzato, aveva poco tempo da vivere, ma a lui non interessava nulla, quando poteva inveiva e offendeva. Il giorno prima che Leo morisse โ€œaccasciato a terra paralizzato dal collo in giรนโ€, mentre la signora Lina lo stava coccolando dandogli un biscottino, scampo miracolosamente al lancio di un pesante portacenere di rame, che passรฒ accanto alla sua testa colpendo Leo. Tutto ciรฒ รจ anche a conoscenza delle forza dell'ordine che, alle mie chiamate, sono subito accorsi constatando il fatto. Il mio Leo il giorno dopo questo fatto รจ morto! Tra le lacrime di noi tutti ma io vivo nel dolore del suo ricordo e nella paura che l'energumeno non si plachi e seguiti a fare ancora del male. Era giusto e doveroso portare a conoscenza il fatto anche nel rispetto di tutte quelle persone che vivono e amano gli animali, come componenti della propri famiglia. Io spero di non vederlo piรน minaccioso inveire con parole "irripetibili e irrispettoseโ€ per la civiltร  umana! Ora Leo รจ lassรน tra le nuvole e il sole, abbaia felice con gioia nel cuore e guarda colui che presto chissร  โ€ฆ.nel profondo del fuoco per sempre vivrร . [COLOR=darkblue]Maria Grazia Di Meglio Via del Volterraio, Rio nellโ€™Elba [/COLOR]
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