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Conoscevo già la vicenda del cinghiale ucciso a fucilate in mare a Porto Ercole, ma mai prima d'ora ho avuto l'occasione di fermarmi a ragionare con più partecipazione sull'accaduto. Per la verità la cosa è successa dopo cena, tirata in ballo dal figlio di 14 anni che è incappato nel post e con la semplicità smaliziata e disarmante dei giovani di quell'età mi ha chiesto, ma secondo te è vera questa cosa, o come si fa a sparare a bruciapelo a un animale che sta per affogare? Invece di salvallo......, che merde..., e qui s'è preso un rovescione dalla mamma. La cosa si è ricomposta subito con la mamma che ha fatto mezza penitenza visibilmente dispiaciuta, ma io non riesco così a bruciapelo a dare una spiegazione di come sia possibile che delle persone , dei cacciatori si, ma pur sempre persone come se ne vedono tante in giro, possano tirar fuori tanta crudeltà e aggressività, sulla quale mai avevo fatto mente locale prima d'ora. Quello che mi spiazza più di tutto è l'evidenza della premeditazione prima e poi la perdita completa di controllo fino a diventare delle furie omicide. Confesso di essere un po' sconvolto e demoralizzato per non riuscir a trovare spiegazioni logiche da dare alle domande del figlio. Alberto S.