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A Capri gli abitanti bloccano il porto per il rincaro dei biglietti, all'Elba i nostri amministratori e i nostri politici passano gratis con la tessera vip e noi cittadini non apriamo bocca. Ci stanno portando via il futuro e non muoviamo un dito. La nostra economia è appesa ad un filo grazie alla politica esterofila della provincia di livorno e della regione toscana. Ci chiudono l'ospedale, ci chiudono il tribunale, chiusa la comunità montana, chiuso il consorzio di bonifica, chiuso l'acquedotto, chiuso il settore forestale, scuola elbana ai livelli del quarto mondo, aeroporto per la "continuità territoriale promessa" fermo ai box, porti turistici all'elba un utopia, parco nazionale dell'arcipelago, diretto da un maremmano, autorità portuale pro val di corne e contro l'Elba. Noi Elbani non possiamo ma anche "non vogliamo" decidere del nostro futuro, le decisioni arrivano sempre dall'alto. I nostri amministratori burattini, diretti dai mastri burattinai livornesi e fiorentini, ambiscono solo alla poltrona promessa e al rendiconto personale. Le solite facce da 20 anni a questa parte, non hanno cambiato di una virgola questo andamento lento verso il baratro dell'economia Elbana. L'Elbano è testardo, dal carattere aspro e spigoloso, caparbio, cuore nobile e generoso, minatore laborioso e instancabile, pescatore capace e marinaio coraggioso..... Possibile che non riusciamo ad emulare i nostri nonni, tiriamo fuori gli attributi e facciamo rinascere l'orgoglio Elbano. Altro che comune unico, l'Elba deve avere un suo statuto speciale come sancito nella Costituzione che garantisce l'autonomia amministrativa delle istituzioni locali a tutela delle peculiarità linguistiche e geografiche. Iniziamo a metterci in cammino prima che sia troppo tardi.